Si ruba, o si tenta di rubare, praticamente di tutto nelle zone di campagna più isolate. Cascine, abitazioni, depositi o... sottosuolo non fanno differenza per i malintenzionati. Solo che, per fortuna, non sempre i colpi vanno a segno. Hanno fallito il bersaglio, ad esempio, nella notte tra martedì e mercoledì, tre persone che, a Palazzolo Vercellese, avevano pensato di depredare l'oleodotto dell'Eni.
I fatti Intorno alle 3 di mercoledì mattina i carabinieri di Trino, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei furti, notavano un autocarro sospetto nella campagna di Palazzolo: a bordo tre persone che, alla vista delle forze dell'ordine, si davano alla fuga, riuscendo a dileguarsi nella boscaglia circostante. La perquisizione del veicolo, risultato provento di furto denunciato a settembre 2015 a Merate, permetteva di rinvenire 7 fusti in plastica della capienza di mille litri ciascuno colmi di benzina, per un valore di circa 25 mila euro, e di 3 tubi in gomma della lunghezza di 30 metri ciascuno. Il successivo sopralluogo dell’area consentiva di rinvenire un ulteriore tubo in gomma della lunghezza di oltre 100 metri, che era stato poco prima utilizzato per trasferire il carburante dall’oleodotto “Chivasso-Sannazzaro de' Burgondi”, di proprietà dell’Eni, che attraversa il sottosuolo del Comune di Palazzolo Vercellese, sino alla strada interpoderale ove era stato parcheggiato l’autocarro telonato. La benzina e l’autocarro venivano restituiti agli aventi diritto, mentre i tubi in gomma erano sottoposti a sequestro.