Finita anche la trentanovesima edizione della Fiera in Campo, a Caresanablot. Giovanni Coppo, presidente dell’ANGA (Associazione Nazionale Giovani Agricoltori) Vercelli, si dice “molto soddisfatto”, e lo fa percorrendo in lungo e in largo la fiera insieme ad altri associati.
Soddisfatti, ok, ma la cosa più brutta?
Il tempo. Per il resto non si può accontentare tutti, ma direi che l’evento è ben riuscito.
In cosa sono diversi i giovani agricoltori dai 'vecchi' agricoltori?
Nella mentalità: 60 anni di differenza tra noi e i nonni - o gli zii - fanno sì che la stessa cosa sia vista in maniera diversa. I nostri nonni hanno visto l’ingresso della meccanizzazione nella risicoltura, i nostri padri hanno visto l’abbandono definitivo del cavallo, ora non c'è più nessuno che abbia la stalla.
E la forza lavoro, quelli che lavoravano nelle grandi pianure risicole?
È dal dopoguerra che i campi di riso non hanno manodopera.
Quali sono le competenze dei giovani agricoltori: cosa dovete saper fare?
Bisogna avere conoscenze agronomiche, meccaniche e informatiche. Ad esempio per usare la mietitrebbia facciamo un corso apposito, ma poi la usiamo un mese all'anno, poco rispetto alla necessità di farne pratica; così, dopo quasi un anno, si ricomincia, e non è semplice. Avere questa formazione non è banale.
Voi siete tutti figli di agricoltori o c’è qualcuno che non le è?
No, lo siamo tutti. Partire da zero nella risicoltura è impossibile. Se prendi carta e penna e fai i conti, arrivi a stracciarlo quel foglio. .
E le ragazze? Come mai ce ne sono così poche nell'Anga?
Non so, forse le facciamo scappare... Dall’insediamento del nostro direttivo, avvenuto a metà settembre 2015, abbiamo avuto 12 iscrizioni. La porta è aperta, basta aver compiuto i 16 anni.
E a quando la differenziata alla Fiera in Campo? All'ingresso peraltro è pieno di mozziconi abbandonati al suolo..
Beh, quella è la maleducazione di alcune persone. Per la differenziata... ci penseremo.