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Politica | 28 aprile 2016, 16:43

Nucleare, le parole non bastano: il Governo vada avanti con il sito nazionale

MIRKO BUSTO (M5S): A TRENT'ANNI DALL'INCIDENTE DI CHERNOBYL E' OPPORTUNO FARE IL PUNTO SULLA SITUAZIONE ITALIANA. E IL PD PIEMONTESE CONTINUA A DIMOSTRARE LA SUA IPOCRISIA CHIUDENDO GLI OCCHI SUI DEPOSITI DI SALUGGIA

Nucleare, le parole non bastano: il Governo vada avanti con il sito nazionale

Riceviamo e pubblichiamo.

Sono passati 30 anni dal disastro nucleare di Chernobyl. In Ucraina ancora si lotta per limitare la contaminazione radioattiva costruendo un nuovo sarcofago sopra al quarto reattore della centrale mentre quello precedente, costruito trent’anni fa, si sta disintegrando. Ma il nuovo sarcofago non ci proteggerà per sempre, altri 70-100 anni di protezione e poi il problema sarà consegnato ai nostri nipoti.

Questa è l'eredità nucleare di Chernobyl col suo incalcolabile costo materiale e umano. 

E in Italia? A che punto è lo smaltimento della nostra eredità nucleare? Da un anno il ministero dell'Ambiente custodisce gelosamente nei cassetti la CNAPI, la Carta delle aree potenzialmente idonee, adatte ad ospitare il deposito nazionale dove confluirebbero tutti i rifiuti radioattivi del nostro Paese. Tutti i passaggi sono ultimati, manca soltanto la volontà politica del governo che sta ficcando la testa sotto la sabbia pur di non affrontare questo tema spinoso. I ritardi si accumulano in un crescendo di colpevole indifferenza. Di questo passo la Cnapi resterà congelata per sempre mentre le scorie radioattive restano ancora custodite "provvisoriamente" nei siti, con situazioni eclatanti come quella di grande sofferenza ambientale che vive il vercellese ed in particolare il territorio di Saluggia.

Sono ancora ben lontani dall’essere operativi sia l’ente di controllo della sicurezza nucleare (Isin) sia il programma nucleare nazionale. Componenti indispensabili per procedere alla disattivazione dell'eredità nucleare. Da mesi stiamo sollecitando il ministro dell’Ambiente senza ottenere risposte su questi temi di primaria importanza per il nostro territorio. Nel frattempo le istituzioni locali sono inesistenti sulla questione dei depositi cosiddetti temporanei, che di fatto stanno trasformando Saluggia e dintorni nel luogo dell’“eterno riposo” per le scorie nucleari”.

Davanti al ricordo della società civile sui fatti di Chernobyl colpisce la pura ipocrisia del PD vercellese: ricordo a tutti che poche settimane fa, sulla disattivazione nucleare proposta da Sogin per Saluggia, la giunta Chiamparino non ha espresso per scritto quella posizione negativa come aveva invece promesso verbalmente a cittadini e associazioni locali. Servono trasparenza e coraggio. Quello che questo governo e le istituzioni locali continuano a dimostrare di non avere.

Mirko Busto, parlamentare del Movimento 5 Stelle

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