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Cronaca | 17 agosto 2015, 21:20

Canile: Ferragosto distruttivo e tanto lavoro da fare

UNA QUARANTINA DI VOLONTARI ATTIVI SODDISFA LE ESIGENZE DEI 140 OSPITI

Massimo De Maio con un ceppo d'albero divelto dalla tromba d'aria

Massimo De Maio con un ceppo d'albero divelto dalla tromba d'aria

Massimo De Maio, responsabile da anni del canile di Borgo Vercelli, non ha mezzi termini per esprimere il disagio che la tromba d’aria di Ferragosto ha causato alla struttura: «Un disastro!». I danni si contano in migliaia di euro, soldi che la Lega del Cane di Vercelli, proprietaria della struttura dallo scorso marzo, dovrà spendere per riadattare il ricovero.

«La tempesta del 15 ci ha lasciato un bel po’ di “regali” – commenta De Maio - piante divelte cadute sulle gabbie dei cani, gabbie sporchissime di foglie e fango, allagamenti, recinzioni divelte, danni all’impianto elettrico ed all’illuminazione ed altre cose minori. Qui ripariamo tutto da noi, senza l’aiuto di contributi pubblici, solo grazie alla forza dei nostri volontari attivi e di qualche anonimo benefattore che ogni tanto ci lascia delle donazioni». Anche Maura Forte, sindaco di Vercelli, si è recata al canile nella giornata di domenica 16.

«Vercelli è sensibile alle nostre attività – prosegue il responsabile – invece altre amministrazioni non capiscono che le quote richieste per i cani qui custoditi sono davvero esigue rispetto al servizio che offriamo: 2.90 euro sono a malapena sufficienti per soddisfare le esigenze degli animali, ma spesso dobbiamo far fronte a tante spese extra che la Lega del Cane provvede a ripianare». Un esempio? Impianto elettrico da rimettere a norma: 24mila euro, per metà pagate da un anonimo benefattore.

«Sono tantissime le cose a cui mettere mano – sempre De Maio – e il maltempo ci ha oltretutto penalizzati: per ora abbiamo rifatto le pavimentazioni dei box ed i corridoi, ma c’è ancora tanto da fare». Attualmente la struttura accoglie 140 cani su 147 posti disponibili: «A dire il vero – conclude il responsabile del canile – recuperiamo molti meno animali di prima e questo è un buon segno. La struttura è quasi satura ma possiamo dare ospitalità agli animali con costanza e cura. Un applauso va fatto ai nostri volontari ed ai dipendenti (4, ndr): senza di loro questa struttura, già nata male a suo tempo, non potrebbe in alcun modo sopravvivere».

paolo pulcina

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