Politica - 21 marzo 2016, 16:05

Mezzo milione di euro per spese legali

CATRICALA' (MOVIMENTO 5 STELLE): E' LA CIFRA CHE IL COMUNE DI VERCELLI HA IMPEGNATO NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI. SONO MOLTI SOLDI E CERTE SCELTE ANDREBBERO SPIEGATE BENE AI CITTADINI

Michelangelo Catricalà, Movimento 5 Stelle

Michelangelo Catricalà, Movimento 5 Stelle

Riceviamo e pubblichiamo.

Vorrei rammentarvi la bella storia che non augura i classici “sogni d'oro”, la stessa di cui abbiamo già parlato, quella sui costi dei fuori bilancio, e in particolare del caso relativo alla vertenza tra la Comitel srl e il Comune di Vercelli.
Quella bella favola della buona notte che tra i protagonisti vede anche un pool di avvocati torinesi, incaricati e pagati dal Comune, i quali hanno espresso parere favorevole a un accordo extragiudiziale tra il Comune e la Comitel, per una cifra a titolo di risarcimento verso quest'ultima superiore ai 100.000 euro.
A suo tempo, già avevo rimarcato il fatto che il Comune di Vercelli avesse impegnato circa 36.000 euro (2 tranche da 10.000 euro e una da 16.000) a favore dello studio legale in oggetto. Vi invito a “non fidarvi” delle mie parole e di andare personalmente a verificare le determine dirigenziali consultabili sul sito ufficiale del Comune di Vercelli on line, nella sezione "amministrazione trasparente".
Bene, proprio queste spese legali mi hanno fatto sorgere alcune perplessità:
Quanto spende il Comune, e quindi i cittadini vercellesi, ogni anno in consulenze legali esterne?
Quante cause hanno esito favorevole per l'amministrazione locale?
Come si muove l'amministrazione comunale dopo che sono state accertate le colpe e le responsabilità?
Graverebbe meno sulle casse comunali un servizio di avvocatura interno all'istituzione?
In base a quale criterio viene scelto uno studio legale rispetto ad un altro?

Tutte queste domande sorgono spontanee se osserviamo la quantità di avvocati impegnati nelle varie vertenze (tutto verificabile online naturalmente).
Sempre navigando nell’area “Amministrazione trasparente online”, salta subito agli occhi come, per lo stesso studio torinese per esempio, il Comune abbia impegnato, dal 2010 al 2015, una cifra che sfiora i 180.000 euro e che nell’arco dello stesso periodo l’impegno totale per spese legali si aggiri intorno ad una cifra che supera i 500.000 euro.
Ritengo che siamo dinanzi a cifre di una rilevanza tale, da imporre una chiara è doverosa pubblicizzazione ai cittadini sia della loro entità, sia del fine per cui sono state stanziate. In fin dei conti stiamo parlando di soldi pubblici.

Michelangelo Catricalà, M5S