Politica - 21 marzo 2016, 00:35

Vercelli (de)cadente: palazzo Vialardi

CATRICALA': LO STABILE ALL'ANGOLO DI VIA CAGNA SI TROVA IN UNA SITUAZIONE DI ESTREMO DEGRADO. PER LA SICUREZZA DELLO STABILE E DELL'ARCHIVIO OCCORRONO INTERVENTI URGENTI

Vercelli (de)cadente: palazzo Vialardi

Può essere annoverato a buon titolo nell'elenco degli edifici della "Vercelli (de)cadente" il palazzo Vialardi che si affaccia, con la sua elegante torre, all'angolo tra via Vallotti e via Cagna. E se l'aspetto esterno racconta una situazione di grande trascuratezza, è l'interno a testimoniare il degrado estremo. Questo, almeno, a detta di chi ha potuto farvi un sopralluogo, come il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Michelangelo Catricalà.

"Mercoledì 9 marzo - racconta - si è svolto l’incontro, con il segretario generale, l'assessore al Patrimonio Mario Cometti e la dirigente del settore, che ha avuto come tema centrale i beni monumentali vercellesi come Villa Sereno e Palazzo Vialardi, dove ero stato qualche giorno prima con lo studioso Dario Gaviglio e altri esperti. Abbiamo voluto evidenziare con forza l’incuria e l’abbandono in cui giace una gran parte del patrimonio, di importantissimo valore artistico e culturale del Comune".

Per quanto riguarda palazzo Vialardi, Catricalà precisa: "Si tratta di un’opera architettonica del 1200 con annessa torre, che attualmente si ritrova con il tetto sfondato, gli affreschi irriconoscibili e un interno che farebbe invidia a molte scenografie horror. Tale edificio, indicato come luogo nel quale far risiedere il nuovo archivio comunale, necessita evidentemente di un restauro non indifferente, promesso, ma mai attuato: in effetti vi abbiamo trovato centinaia di faldoni accatastati come  fossero di poca o di nessuna importanza".

Dal consigliere del Movimento 5 Stelle è venuta anche la proposta di "affidare l’edificio e l’opera di ristrutturazione ad enti o associazioni culturali senza fine di lucro,  per evitare che accada l'irreparabile. Abbiamo auspicato la creazione di un museo in cui potrebbe essere raccolta la storia del nostro comune e non solo: a Vercelli siamo colmi di storia e beni inestimabili, che però evidentemente non sono mai stati apprezzati nè tenuti in considerazione".

Osservazioni simili anche per quanto riguarda Villa Sereno. "Possiamo dire di avere sicuramente suscitato alcune perplessità e forti dubbi all’assessore che a quanto so, si è messo subito al lavoro - conclude Catricalà - Infatti proprio in questi giorni si occuperà di verificare per mia espressa richiesta, il testamento dello stesso Sereno, nonché l’inventario dei beni collegati a quest' ultimo".

redaz