Arte e Cultura - 18 ottobre 2020, 12:50

Va in coma e si sveglia convinto di essere Bukowski

“Taccuino di una sbronza” di Paolo Roversi, una godibile scorribanda fuori da ogni genere.

Taccuino di una sbronza, di Paolo Roversi

Dublino e Milano. Anni fa. I due inseparabili amici Carlo Boschi e Romeo Berzelli stanno passando qualche giorno nella capitale irlandese. Narra il secondo, il primo (bancario in vista di sposarsi) è ubriaco (soprattutto di birra ovviamente), va in coma e si sveglia convinto di essere il 73enne scrittore-poeta Charles Bukowski, morto proprio quel 9 marzo 1994 a San Pedro. Tornati a Milano, Boschi/Bukowski manda a puttane la sua vita, scrive sempre e di tutto, travolge l’esistenza di tutte le persone che gli sono vicine. Infine, nel 2008… Proprio carino il romanzo “Taccuino di una sbronza” già uscito nel 2008 e ora riedito. Da una quindicina d’anni il nome di Paolo Roversi (Suzzara, 29 marzo 1975) è associato al giallo e al noir, una serie di successo, un bel festival diretto, premi e collaborazioni. Tuttavia, storico di formazione e biografo di Bukowski, si tratta di un giornalista, scrittore e sceneggiatore a tutto tondo. Qui leggiamo una godibile scorribanda fuori da ogni genere.

Taccuino di una sbronza Paolo Roversi SEM Milano 2020 Pag. 139 euro 15

Valerio Calzolaio