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Gattinara-Valsesia | 18 febbraio 2021, 12:15

«Pedemontana Masserano - Ghemme: i tempi sono ancora lunghi»

Entro maggio potrebbe chiudersi la Conferenza dei Servizi, ma per l'avvio dei lavori la Regione parla del 2023

«Pedemontana Masserano - Ghemme: i tempi sono ancora lunghi»

Pedemontana: si annunciano ancora lunghi i tempi per il completamento del tratto Masserano - Ghemme, ora più che mai atteso, dopo il crollo del ponte di Romagnano, per consentire un collegamento tra le sponde est e ovest del fiume Sesia.

E' quanto emerso nella risposta che l'assessore regionale Marco Gabusi ha dato all'interrogazione presentata dal consigliere del Pd Domenico Rossi: «Il via dei lavori della Pedemontana Piemontese è ancora lontano, purtroppo - spiega Rossi -: nella sua risposta l’assessore ha parlato di gennaio 2023».

Il collegamento atteso da oltre vent'anni, oltre a collegare il Biellese con l'autostrada Voltri - Sempione, rappresenta un importante tassello nello sviluppo industriale del gattinarese dove la Lavazza ha annunciato importanti investimenti.

«Si tratta di un’infrastruttura strategica per il quadrante nord-est della nostra regione, come hanno sottolineato a più riprese anche rappresentanti del mondo economico, ma occorre superare rapidamente la fase istruttoria anche per confermare i finanziamenti derivanti dal Piano operativo fondo sviluppo e coesione Infrastrutture 2014-2020», aggiunge Rossi che ha chiesto chiarezza sui  tempi di realizzazione dell’opera bloccata da ritrovamenti archeologici lungo il tracciato che, al momento, sembrerebbero essere l’ostacolo principale all’avanzamento dell’iter.

L’assessore Gabusi ha precisato che i risultati dei rilevamenti archeologici sono stati inviati al Ministero nel mese di gennaio e i primi riscontri informali sembrerebbero confermare un esito delle analisi non ostativo al via libera da parte della Conferenza dei servizi «che si potrebbe realisticamente chiudere entro il prossimo mese di maggio - spiega ancora Rossi -. Nella sua risposta l’assessore ha anche sottolineato che potrebbe essere necessario ricorrere ad un bando integrato, che ridurrebbe i tempi di assegnazione a un vincitore che successivamente produrrebbe il progetto esecutivo, per garantire l’accesso alle risorse già stanziate nel fondo sviluppo e coesione Infrastrutture 2014-2020». 

Rossi conclude rilevando come «L’unico modo di accelerare sarebbe la nomina di un commissario per l’opera, ma il cambio di Governo ha, per ora, rinviato questa ipotesi. Nei prossimi mesi continuerò a vigilare sull’iter nella speranza che non ci siano altri ritardi».

redaz

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