È il 2007. Nissan lancia un nuovo prodotto, la Qhashqi. Il nome, strano, è preso in prestito da un'antica popolazione nomade iraniana. Oltre al nome, di strano c'è anche il modello: il crossover. Che è una via di mezzo tra una berlina e un suv. In quel momento, il mercato predilige le piccole dimensioni.
Era una scommessa. Che Nissan ha vinto. Alla grande. Lo dicono i numeri: 340mila esemplari venduti in tredici anni nel nostro paese. Il crossover – che coniuga le esigenze urbane con quelle extraurbane – si è imposto all'attenzione dei consumatori, e quel nome, Qhashqi, lo conoscono un po' tutti.
E adesso, tredici anni dopo, Nissan lancia sul mercato la nuova Qhashqi.
«L'auto che più di tutte ha cambiato il mercato automobilistico in Italia» ha detto Marco Toro, amministratore delegato in Italia della casa automobilistica giapponese - leader, a livello mondiale, della produzione elettrica.
«Ma la mia presenza qui è anche un riconoscimento per la Nissan di Santarella che ha registrato un 40 per cento in più rispetto alla media vendita nazionale»
«La vicinanza della casa madre, in un momento non facile come questo, è per noi una iniezione di fiducia» ha detto Angelo Santarella, in apertura.
«La nuova Qhashqi – ha poi illustrato Marco Toro – ha un design inconfondibile. Sono migliorati gli aspetti di “spaziosità”, che sono al centro della filosofia dei crossover. Ma soprattutto Qhashqi va incontro alle esigenze dei clienti che, oggi, vogliono più tecnologia, più connettività, più sicurezza nella guida. Tutto questo, però, senza spendere troppo, pagando il giusto.»
L'aspetto tecnologico sembra da fantascienza.
«Oltre al navigatore – ha spiegato Toro – c'è un terzo schermo, che dal parabrezza della vettura proietta le indicazioni da seguire sulla strada.»
La connettività, allora. Auto dimenticata in un centro commerciale? Con il clacson possiamo sollecitare l'auto per un colpo di clacson o un colpo di luce. Sempre col cellulare si potrà aprire o chiudere il bagagliaio, a distanza.
E poi c'è il discorso sicurezza. Oltre alla frenata di emergenza, Qhashqi aggiunge la frenata d'emergenza in retromarcia. «Non solo. L'auto, se vogliamo, possiamo fare in modo che si adatti ai limiti di velocità» ha spiegato ancora Marco Toro.
Il discorso motore si fonde con quello del risparmio. Qhashqi, essendo, un elettrico-ibrido, consente, in media, un risparmio di 2000 euro l'anno. Spiega Marco Toro: «Il cliente conosce i vantaggi dell'elettrico. Sono vantaggi di minori emissioni e di minori consumi. E di altri benefici: riduzione del bollo, parcheggi gratuiti.»
Dal prossimo anno, Nissan, inoltre, proporrà la grande novità dell'“elettrico senza spina”. Si chiama tecnologia e-Power. In pratica, la potenza al motore e alla ruote arriverà dall'elettrico. A sua volta, un generatore utilizzerà la parte a benzina che servirà, appunto, a ricaricare l'elettrico.
Alla Nissan di via Vercelli 21, porte aperte ai visitatori questo fine settimana.