E' il giorno della Processione delle Macchine, tradizionale momento di fede del Venerdì Santo che richiama ogni anno migliaia di vercellese per seguire uno dei riti più suggestivi e antichi.
Dalle 20,30, davanti alla basilica di Sant'Andrea, i giganteschi gruppi statuari che raffigurano la Passione di Cristo, verranno portati in processione a spalla da confratelli, Vigili del Fuoco, volontari delle associazioni Carabinieri, Polizia di Stato e Bersaglieri e Alpini, lungo il tragitto che tocca via Brighinzio, il Duomo, piazza D'Angennes, via Duomo, via Gioberti, piazza Cavour e via Galileo Ferraris. In piazza Cavour è previsto il momento di sosta, con la proiezione di immagini e letture, mentre in basilica, dopo il ritorno, monsignor Marco Arnolfo lascerà un breve messaggio alla città.
I gruppi statuari, alcuni antichissimi e da sempre custoditi nelle chiese delle confraternite, sfileranno nell'ordine stabilito nel 1833 dal vescovo Alessandro D'Angennes: "Gesù nell'orto degli ulivi" della Confraternita di Santa Caterina, "Gesù alla colonna", di San Sebastiano; la "Flagellazione" dell'ex Confraternita di Santo Spirito; l'"Incoronazione di spine" di San Bernardino; "Ecce homo" di Sant'Anna, "Gesù sulla Croce" di Sant'Antonio Abate; "Gesù morto", dello Spirito Santa; "L'Addolorata" di San Vittore e infine la "Crocefissione" custodita nella basilica di Sant'Andrea. L'arcivescovo monsignor Marco Arnolfo trasporta la reliquia della croce, seguito dai rappresentanti delle istituzioni e dai fedeli.
In caso di maltempo le Macchine saranno posizionate all'interno della basilica di Sant'Andrea dove l'arcivescovo, dopo la lettura dei brani della Passioni e il messaggio alla città, impartirà la benedizione.