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Trino | 29 maggio 2023, 16:10

“Officina Cinematica” e “Yully Dance” fanno il tutto esaurito sl teatro Orsa

Bellissimo spettacolo di fine anno per le due scuole di danza trinesi, che hanno scelto la strada della collaborazione per favorire la crescita degli allievi e la qualità delle produzioni.

“Officina Cinematica” e “Yully Dance” fanno il tutto esaurito sl teatro Orsa

Grande successo per lo spettacolo di fine anno delle scuole di danza “Officina Cinematica” e “Yully Dance”, tanto che sabato sera il Teatro OrSa ha registrato il tutto esaurito per festeggiare i risultati raggiunti dalle allieve e dagli allievi delle due scuole trinesi.

Un saggio diverso dal solito, per certi versi, dato che due scuole che svolgono un lavoro simile e operano sullo stesso territorio hanno deciso di unire le forze, dimostrando così come la collaborazione dia risultati di gran lunga migliori della competizione.

«In tempi di individualismo imperante, abbiamo invece scelto di unire le forze, optando per la cooperazione, che magari richiede qualche adattamento e un iniziale sforzo maggiore, ma siamo certe abbia arricchito tutti quanti, a partire da chi segue i nostri corsi, che ha potuto condividere sia la preparazione che il palcoscenico con altre ragazze e ragazzi, ognuno ha portato qualcosa, tutti hanno imparato», dicono Giuli Cossardo di Yully Dance e Isabel Cortés Nolten per Officina Cinematica.

Lo spettacolo, diviso in due parti, ha visto il primo tempo caratterizzato da una raccolta di coreografie di autrici diverse: Giuli Cossardo, Martina Boarino, Cristina Piccione e Isabel Cortés Nolten. Stili, musiche e allievi diversi, dai piccini della scuola dell’infanzia fino ai “diversamente giovani”, in un continuo alternarsi delle due scuole. Il secondo tempo invece ha visto tutti assieme sul palco, in un intenso spettacolo scritto e realizzato per l’occasione, con la danza che si avvicina al teatro, anche grazie alla presenza e alla collaborazione di Alice Monetti. Il palcoscenico diventa l’aula di una scuola, con studenti che paiono svogliati, attaccati ai cellulari, maleducati ed una insegnante che prova a rivolgersi in maniera tradizionale ai suoi allievi, con pessimi risultati. Ma basta cercare un altro approccio, un metodo alternativo per avvicinare i ragazzi alla poesia entrando nei ritmi e nei significati dei poemi attraverso le arti dell’interpretazione, della musica e della danza e tutto cambia.

“Urban Poetry Club” è il nome del secondo tempo, ispirato al titolo “Dead Poets Society”, in italiano “L’attimo fuggente”, pellicola in cui il professor Keating, interpretato da Robin Williams esprime le seguenti parole, che noi citiamo come premessa: “non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino, noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana, e la razza umana è piena di passione. la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita”.

Grande soddisfazione da parte delle due scuole, sia per la buona riuscita dello spettacolo che per la grandissima partecipazione di pubblico. Un grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo spettacolo, a partire dalle famiglie degli allievi per il loro costante e fondamentale sostegno.

c.s.

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