Quattro incontri, nelle parrocchie cittadine, per confrontarsi con gli anziani suile più comuni modalità con le quali i malviventi mettono a segno truffe e raggiri. Grazie al progetto “Vigiliamo – stop alle truffe", la Polizia locale va nei rioni per un momento di incontro di incontro con i cittadini maggiormente esposti al rischio di finire nel mirino dei delinquenti.
Gli incontri, coordinati dalla comandante Ivana Regis, saranno tenuti dagli ispettori Paolo Testa, Antonella Guerra e Antonio Magini. Si parte venerdì 20 ottobre dalle 15 alle 17 al salone parrocchiale del Rione Cappuccini, piazza dell’Assunta 3; si prosegue mercoledì 25 ottobre dalle 15 alle 17 nel salone parrocchiale del Belvedere, in corso Randaccio 20; poi venerdì 27 ottobre dalle 15 alle 17 l'iniziativa farà tappa all'oratorio del Cervetto, via Leon Battista Alberti 3 e infine, sabato 28 ottobre dalle 15.30 alle 17.30 al Salone parrocchiale del Concordia in via Martiri del Kiwu 2.
«Lo scopo è sensibilizzare le persone anziane o fragili a prestare attenzione alla possibili truffe – spiega il sindaco Andrea Corsaro –: al di là del danno economico, questo reato è particolessere odioso perché mina la fiducia che le persone, soprattutto anziane, hanno rispetto alle proprie capacità di valutazione del prossimo. E’ un fenomeno che va combattuto e questa l’iniziativa serve a mettere in guardia i cittadini, conoscere le truffe più frequenti, imparare a difendersi ed aiutarli a rivolgersi alle forze dell’ordine».
Nel corso degli incontri, aperti a tutti i cittadini e anche ai residenti dei paesi della cintura, verrà distribuito un pieghevole nel quale sono descritte le principali truffe che vengono messe in atto in strada, al telefono o presentandosi direttamente alla prota di casa. I volantini verranno consegnati anche ai negozi e distribuiti tramite il settore delle Politiche sociali.
«Incontreremo i cittadini in un ambiente informale – spiega la comandante Regis – rispondendo alle domande e invitando eventuali vittime a sporgere denuncia. Inoltre spiegheremo i servizi offerti dalla rete Dafne, presente anche a Vercelli, a tutela delle vittime».