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Arte e Cultura | 19 ottobre 2023, 09:04

Parlare in pubblico? Impariamo prima ad amare noi stessi

Nel libro di Marta Pettolino Valfrè "Il corpo emotivo nel pubblic speaking”

Parlare in pubblico? Impariamo prima ad amare noi stessi

Il corpo e la mente. Esercizi di postura e di meditazione. La voce. Il silenzio e le pause. Come scoprire se qualcuno mente. Esercizi per la voce, il rilassamento, la meditazione. Come si scrive un discorso. L'improvvisazione eccetera.

Sono alcuni capitoli che troviamo nel libro di Marta Pettolino Valfrè, “Il corpo emotivo nel pubblic speaking” (sottotitolo: Manuale pratico tra mente, cuore e storytellig), pubblicato recentemente da Franco Angeli edizioni.

Nell'introduzione, Marta Pettolino Valfrè scrive:

La differenza tra parlare in pubblico e comunicare con il pubblico è molto semplice: nel primo caso ci sei solo tu, nel secondo c’è anche il pubblico. Voler essere gli unici artefici di una situazione nella quale ci sono anche altre persone vuol dire che queste saranno considerate solo funzionali al proprio obiettivo, e il vero interesse in gioco sarà solo il tuo.

Parlare in pubblico come la maggior parte delle volte ci viene raccontato diventa così un atto narcisistico, egocentrico ed egoistico.

Per me parlare con il pubblico è molto di più. È lo scambio di un dono. È un giorno di Natale, dove a nascere è la relazione tra te e le altre persone e l’arricchimento è reciproco. È troppo bello per ridurlo solo a come metti le gambe, come usi la voce e come racconti una storia. È il raggiungimento di un’intenzione. Chiediti qual è la tua. Se è solo emergere e farti dire bravo allora cambia libro, questo non è quello giusto per te. Se invece preferisci dare qualcosa agli altri e ricevere gioia da questa relazione, che duri anni o solo qualche ora, allora questo è il libro giusto per te. Certo che si può imparare ad essere più efficaci a raccontare storie, a essere persuasivi con la voce, con il corpo e con le parole, ma prima di tutto parlare col pubblico parte dal comunicare con te stesso.



Un altro passaggio che rivela struttura e anima del libro:

E ricordati: la prima persona che devi amare sei tu. In queste pagine troverai occhi nuovi per guardare te stesso e gli altri. L’inizio del manuale approfondisce, con un linguaggio comprensibile anche a chi non ha basi scientifiche, una parte neuropsicologica nella quale spiego cosa avviene nel corpo e nella mente quando siamo in balia delle emozioni e veniamo governati da esse. Ci saranno degli esercizi da fare utili a comprendere di cosa hai veramente paura: paura di sbagliare? Paure del giudizio degli altri? Paura di non essere all’altezza?

Una seconda parte presenta il metodo che ho sviluppato io sulla base dei miei studi in comunicazione, in psicologia, in linguistica e in coaching: il metodo delle 3 P.

Si passa poi ad una parte più legata al discorso: struttura narrativa e modelli di storytelling, discorsi preparati e improvvisati. E in aggiunta ti regalo molti trucchi che possono correre in aiuto, sempre. Infine, l’ultima parte è dedicata a tutti i congiunti (quelli che possiamo tenere vicini anche in caso di pandemie): slide efficaci, argomenti jolly e quali rituali compiere i giorni prima di “andare in scena”.



Marta Pettolino Valfrè si presenta così:

Da piccola giocavo con le parole e sognavo di fare la giornalista. La passione e la curiosità per la scrittura e per il linguaggio hanno guidato la mia vita e accompagnato ogni mia scelta.
Amo raccontarmi non tanto con il verbo essere, parola capace di intrappolare anche le anime più libere. Ho scelto per me il verbo “amare”.
Amo lo scambio con gli altri e l’arricchimento che ne deriva quando si abbandonano aspettative e giudizi. Amo studiare, viaggiare e osservare. Amo scrivere e sentire che ho ancora tanto da imparare.
Per gli amanti delle bio tradizionali vi dico che sono stata a lungo direttrice responsabile di una testata giornalistica generalista e di una di economia e finanza.
Ho una prima laurea vecchio ordinamento in Scienze della Comunicazione con una tesi in semiotica del testo, sull’uomo oggetto in pubblicità, che racconta la disparità di genere nella nostra società.
Ho una seconda laurea magistrale in Psicologia con una tesi in neuropsicologia sui circuiti neurali che fanno emergere la coscienza. Come facciamo a sapere chi siamo, dov’è fisicamente la coscienza e cosa la rende possibile sono le domande che mi hanno mosso in questa indagine.
Ho studi e certificazioni in linguistica, comunicazione analogica e non verbale e in coaching.
Sono docente di public speaking e di giornalismo digitale all’Università degli Studi di Torino e formatrice di leadership, negoziazione e comunicazione per aziende, enti, università e ordini professionali.
Le parole e la creatività restano ancora oggi le mie stelle polari. Insegno e imparo ancora tanto.

Il sito di Marta Valsè Pettolino: https://www.martapettolinovalfre.it/

Remo Bassini

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