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Cronaca | 18 novembre 2023, 13:17

Investì la figlia con l'auto: marocchino di Livorno Ferraris espulso dall'Italia

In primo grado era stato condannato a 10 anni. Revocato il permesso di soggiorno, è ora in un centro di espulsione. Sorte analoga per altri tre stranieri macchiatisi di reati.

Investì la figlia con l'auto: marocchino di Livorno Ferraris espulso dall'Italia

Nel 2019 aveva investito con l'auto la figlia, Miriam, con la quale litigava per la sua scelta di vivere secondo modalità considerate troppo da occidentale. E il tribunale di Vercelli, l'anno successivo, aveva condannato Mustafa Hayan a 10 anni di carcere. Ora per l'uomo, all'epoca dei fatti titolare di un permesso di soggiorno di lungo periodo, rilasciato dal Questore di Vercelli nel 2014 per motivi di lavoro autonomo, è stato espulso dall'Italia. La Polizia di Stato lo ha condotto al CPR di Gradisca di Isonzo per il completamento delle procedure finalizzate all'esecuzione del provvedimento di espulsione emesso nei suoi confronti dal Prefetto, in quanto ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Arrestato nel 2019 dai Carabinieri di Livorno Ferraris poiché con l'accusa di tentato omicidio nei confronti della figlia, l'uomo era stato condannato per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di aver commesso il fatto contro la figlia e per motivi abietti; difatti l’uomo aveva commesso il fatto perché sua figlia si era opposta al costante monitoraggio da parte del padre, in quanto la ragazza avrebbe preteso una maggiore indipendenza e autonomia.

Hayan non è il solo straniero che, in questi giorni, è stato condotto dalla Polizia nei CPR: ha avuto un analogo provvedimento anche un cittadino marocchino gravato da numerosi precedenti penali, quali rapina impropria, lesioni personali, invasione di terreni o edifici, furto aggravato e, da ultimo, rapina aggravata.

Entrato in Italia nel 2016, aveva inizialmente ottenuto un permesso di soggiorno provvisorio “per motivi di giustizia”, in relazione a un procedimento penale instaurato presso la Procura di Vicenza, titolo che però non era stato in seguito convertito – come aveva chiesto l’interessato – per cui lo stesso Questore gli aveva intimato di lasciare il territorio nazionale entro 15 giorni. A seguito dell’inottemperanza, e del rintraccio nella nostra provincia nel 2022, lo straniero era stato colpito da un provvedimento di Espulsione del Prefetto di Vercelli, con conseguente Ordine del Questore a lasciare il Territorio Nazionale.

Avendo ulteriormente disatteso il nuovo provvedimento, il Questore ha disposto l’accompagnamento alla frontiera: lo straniero aveva tra l’altro chiesto un permesso di soggiorno per calamità a seguito del recente terremoto in Marocco, ma si era accertato che la sua città d’origine non era nelle zone terremotate, dando quindi esecuzione all’espulsione del Prefetto. 

A seguito di un'istanza di protezione internazionale manifestata davanti al Giudice di Pace di Vercelli in sede di convalida del provvedimento di espulsione, non potendo accompagnare l’uomo alla frontiera, il Questore di Vercelli ha disposto il trattenimento del richiedente asilo in un C.P.R., con il conseguente accompagnamento a Gradisca di Isonzo.

Un altro straniero, di nazionalità tunisina, è stato accompagnato presso il centro di permanenza per i rimpatri di Ponte Galeria (Roma). Nell’ottobre 2023, lo straniero è stato rintracciato in Vercelli da personale delle Volanti della Questura. Da accertamenti dell’Ufficio Immigrazione, è emerso che lo stesso era gravato da un’espulsione, emessa dal Tribunale di Marsala nel marzo 2022, come misura sostitutiva alla detenzione. Lo straniero, difatti, era stato accompagnato alla frontiera nel gennaio 2021, ed era stato arrestato nell’agosto 2021 per reingresso irregolare.

Sempre a Ponte Galeria, qualche giorno dopo, è stato accompagnato anche un cittadino marocchino. Il provvedimento è stato eseguito all’atto della scarcerazione dalla Casa Circondariale di Billiemme, ove era in detenzione a seguito di una condanna per rapina, emessa dalla Corte di Appello di Torino nel luglio 2019. 

Il Prefetto di Vercelli ha emesso un provvedimento di espulsione, poiché ritenuto soggetto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica – essendo il medesimo gravato altresì da precedenti per rissa e violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Essendo privo di documenti utili per l’accompagnamento alla frontiera, con provvedimento del Questore di Vercelli, è stato condotto al CPR di Ponte Galeria.

 

 

 

redaz

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