Non è preoccupato Andrea Dossena («ho la fiducia totale nei ragazzi che scendono in campo»), non lo è mai. Sorride sempre e spiega che la Pro Vercelli, domani sul campo dell'Arzignano, può fare la sua figura, portando a casa punti. Ma un po' deve esserlo, preoccupato.
Per la prima volta da quando allena la Pro Vercelli ha in mente un Piano B, viste le assenze, delle quali preferisce non parlare «perché non sono mai una scusante» ripete sempre.
E il Piano B prevede la difesa a tre (Fiumanò, Parodi, Camigliano), con Mustacchio e Carosso in un centrocampo a cinque; davanti una coppia di movimento: Nepi e Comi.
«Abbiamo provato la difesa a tre in settimana, ma solo domani, prima della partita deciderò modulo e giocatori» dice.
La Pro è decimata: oltre a Louati, mancano due terzini (Rodio, Iezzi) e altri elementi (lo sapremo domani) non sono al meglio.
Nella Pro non ci sono rincalzi «ma un gruppo di 22, 23 giocatori su cui posso contare a occhi chiusi» dice.
E poi – ricorda il mister - «c'è un Arzignano che è squadra abbordabile quando gioca fuori, ma che in casa è in grado di far tribolare chiunque. Giocano a rombo da tre anni, e sono tre anni che alcuni loro elementi giocano insieme. Il campo di gioco, infine, duro con buche, non favorisce certo il nostro gioco» dice.
Mister, la Pro ultimamente stenta soprattutto nei primi 45 di gioco.
«Ora che non siamo più da... tredicesimo posto ci aggrediscono alti, ma poi alla lunga, si è visto con il Trento, viene fuori la nostra intensità.»
Mister, i tifosi perdonano gli errori di un attaccante che sbaglia un gol o un rigore, di un centrocampista che sbaglia un appoggio eccetera, ma pretendono che il portiere non sbagli mai. Come giudica le prestazioni di Sassi?
«Positivamente, e tanto anche. La sua sicurezza è un dato di fatto. Per come intendo io il calcio Jacopo è un superportiere».