Il “battesimo” del Comitato è avvenuto martedì sera a Trino, in un salone dell’oratorio salesiano, stracolmo di persone: tantissimi i trinesi ma anche residenti nei comuni confinanti e una folta delegazione dal Monferrato casalese.
E venerdì, le adesioni avevano già superato quota 300.
«Questo inizio così partecipato e positivo conferma le nostre convinzioni: a Trino e nei dintorni c’è una forte preoccupazione rispetto alla sciagurata ipotesi di autocandidatura annunciata dal Sindaco Pane e permessa in funzione della modifica normativa votata dal Consiglio dei Ministri a inizio mese», dichiara Fausto Cognasso.
La serata ha visto alternarsi diversi interventi da parte di semplici cittadini, professionisti e rappresentanti delle istituzioni locali, ognuno dei quali ha sottolineato i diversi motivi per cui il territorio di Trino non è idoneo ad ospitare un’infrastruttura come il Deposito Nazionale, come peraltro emerge chiaramente dall’esclusione di Trino sia dalla Carta delle Aree Potenzialmente Idonee, così come da quella della Aree Idonee recentemente pubblicate.
«Serve una forte partecipazione e una presa di coscienza da parte della cittadinanza, oltre che la diffusione di informazioni corrette, a partire dalla quantità di rifiuti radioattivi oggi presenti a Trino: presso la centrale E. Fermi sono ora presenti circa il 5% del volume dei rifiuti radioattivi italiani e meno dell’1% della radioattività. La si smetta quindi di usare la scusa (assolutamente fuorviante) che tanto abbiamo già le scorie “in casa», aggiunge Maurizio Belluati del direttivo del Comitato.
Le prime cento adesioni sono arrivate durante la serata di martedì; le altre, in rapida sequenza, nei giorni successivi.
Il Comitato ha replicato a Tricerro e nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri sul territorio. Sabato mattina alcuni membri del Comitato saranno al mercato di Trino per distribuire materiale e continuare il dialogo con le cittadine e i cittadini, in mezzo alla gente e senza paura di confrontarsi.
«La clessidra è stata girata, da qui all’11 gennaio deve partire la pec per l’autocandidatura di Trino. Speriamo che una forte contrarietà a questa scelta sbagliata possa far cambiare idea al Sindaco e a tutti i consiglieri comunali che, siamo certi, stanno riflettendo con grande attenzione sul da farsi».