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Pro Vercelli | 23 dicembre 2023, 14:19

Questo è il calcio: 45 anni di fotografie vissute a bordo campo da Marco Lussoso

“Ho scelto il bianconero perché la fotografia a colori viene associata alle riviste. Penso che il bianco e nero invece funzioni da filtro, catturando l’essenza dei soggetti" - Alcune immagini

Questo è il calcio: 45 anni di fotografie vissute a bordo campo da Marco Lussoso

“Di una fotografia mi interessa la forza espressiva. Non è necessario che sia sempre tecnicamente impeccabile. L’espressività e le emozioni sono qualcosa di astratto, come il pensiero”. 

Così Marco Lussoso presenta questo libro che racconta l’agonismo e il fascino del calcio, con una serie di emozionanti fotografie in rigoroso bianconero dove gli atleti sono i protagonisti con le loro gesta.

 

Il progetto fotografico “questo è IL CALCIO” è nato con l’obiettivo di raccontare 44 anni di una carriera “a bordo campo”, a stretto contatto con un mondo, oggi più che mai, fra i più affascinanti e contraddittori: il mondo del calcio.

Il calcio è un tema talmente ricco di sfumature avvincenti ed emozionanti da essere sta-to il soggetto dell’opera di numerosi artisti. 

Nel calcio, oggi come allora, troviamo i grandi momenti di gioia condivisa, i segni del-l’orgoglio nazionale, i miti e gli esempi da seguire. 

I calciatori sono i gladiatori del nostro tempo, capaci di incantare folle enormi, di affascinare uomini e donne in ogni angolo del pianeta, famosi come i divi del cinema e della musica.

Concentrazione, ambizione, passione, desiderio di gareggiare, entusiasmo di partecipare: è in questa sintesi armoniosa di forza, volontà e carattere che lo sport scrive le sue pagine più belle e i suoi protagonisti danno vita a immagini indimenticabili, che cambia-no sottilmente la nostra vita di tutti i giorni.

 

Ciò che differenzia questa pubblicazione dalle altre è il modo in cui l’autore “racconta” questo sport: sintetizza lo spirito di chi segue il calcio con passione. Ed è una passione che trasuda da ogni fotografia. Ogni fotografia di questo libro è una storia capace di offrire l’impressione di assistere a un fatto straordinario, ogni volta diverso e ogni volta ca-rico di sensazioni.

 

Dice Marco Lussoso: “Ho scelto il bianconero perché la fotografia a colori viene immediatamente associata alle riviste. Penso che il bianco e nero invece funzioni da filtro, catturando l’essenza dei soggetti.

Il mio approccio al mondo del calcio è stato nel 1979, quando ho iniziato a fare le foto-grafie per il settimanale “7 Giorni 7” di mio padre Gianni. Nel 1986 sono diventato profes-sionista col quotidiano “Il Centro” e da lì in poi le mie fotografie sono state pubblicate sui maggiori quotidiani italiani, riviste internazionali e vari libri.

 

Rivedendo queste fotografie, avevano un senso sul mio computer e ho sentito che an-che oggi dovevano essere viste da altri, ero colpito dall’intensità che sembrava venire accentuata dal bianco e nero. Così ho selezionato le più suggestive, scattate in tutti questi anni, realizzando questo libro fotografico, il risultato è un percorso visivo di grande forza, sempre sorprendente, frutto di un enorme rispetto per i soggetti che ho fotografato e il mio interesse per questo sport.

 

Ho cercato di offrire un racconto il più completo possibile dell’evento sportivo, un racconto composto da immagini che fossero in grado di affascinare, avvincere e raccon-tare.

 

Molte delle fotografie scattate, restituiscono al calcio la sua dimensione affascinante e al tempo stesso più vera di gioco capace di comunicare emozioni.

 

Sono fotografie innervate da un suggestivo bianco e nero perché sono un appassionato del bianco e nero e fermamente convinto che le immagini siano più vere”.

 

 

L'AUTORE

 

Marco Lussoso, classe 1962, è un fotografo professionista che ha iniziato la sua carriera di fotoreporter nel 1986 con il quotidiano Il Centro di Pescara, per il quale ha seguito tutti gli eventi di cronaca, sport, musica e costume fino al 1993, quando ha deciso di fare il grande salto professionale trasferendosi a Milano, dove ha collaborato da subito con la Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera, la società sportiva Inter per conto dell’agenzia fotografica D.F.P. e poi con i maggiori quotidiani italiani e riviste anche internazionali.

 

Il suo curriculum annovera diciannove libri, molte copertine di riviste, oltre quindici importanti mostre fotografiche in Italia, Australia, Hong Kong e USA.

Nel 1995 è stato reporter di guerra in Bosnia e Croazia e poi anche in Kosovo.

Nel 1997 è andato in India per realizzare il reportage dei funerali di Madre Teresa a Calcutta.

Nel 1997 è diventato il fotografo ufficiale della Juventus fino al 2002 seguendo quotidianamente la squadra, poi è tornato a vivere a Milano in cerca di nuovi stimoli, anche se ha continuato a collaborare con la Juventus occupandosi dell’immagine della Società e dei calciatori fino al 2005.

Nel 2003 ha collaborato con l’Associazione Italiana Calciatori e la J.W. Thompson alla campagna sociale “Un occhio di riguardo”.

Nel 2003 ha firmato il calendario della solidarietà “Sorrisi e abbracci”, ritratti di bambini e ragazzi malati di Spina bifida, per conto dell’Associazione G.A.S.B.I. (Genitori Associati Spina Bifida Italia).

Nel 2005 ha fotografato, per il calendario di Famiglia Cristiana, i più famosi calciatori del-la Nazionale italiana.

Nel 2005 ha firmato il nuovo calendario della solidarietà “Sguardi”, ritratti di bambini e ragazzi malati di Spina bifida, per conto dell’Associazione G.A.S.B.I. (Genitori Associati Spina Bifida Italia). 

Nel 2008 e 2009 ha lavorato a Maranello per conto della Ferrari, curando i servizi foto-grafici per l’ufficio stampa e per il reparto comunicazione.

 

Nel 2010 ha svolto a Milano il ruolo di fotoreporter di cronaca, sport e attualità, fino ad agosto del 2011 quando ha deciso di mettersi in proprio aprendo a Vercelli lo studio fotografico “Spazio Elle” e la scuola di fotografia “Marco Lussoso Photo Academy”.

Nel 2012 ha realizzato i calendari dell’ANFFAS di Vercelli, della Pro Vercelli, della S2M Vercelli volley femminile.

 

Dal 2012 al 2014 è stato il fotografo ufficiale della Pro Vercelli, immortalando la prima promozione in serie B ed è tornato ad esserlo dal 2022 con la nuova dirigenza.

Nel 2013 ha firmato il calendario della squadra di calcio Pro Vercelli.

Nel 2014 ha firmato il calendario della squadra di calcio Pro Vercelli.

Nel novembre 2014 si è trasferito a Pescara, aprendo uno studio fotografico e la sua scuola di fotografia.

Da aprile a dicembre 2020, dopo aver ottenuto tutti i permessi dalla Direzione Sanitaria, ha testimoniato con le sue macchine fotografiche, all’interno dei reparti di Terapia Intensiva dell'ospedale di Pescara, l’operato incessante e impegnativo di tutto il personale sanitario nel contrastare l’emergenza Covid-19. Da quell’esperienza forte e toccante ha realizzato tre libri fotografici.

Nel maggio del 2021 è tornato a vivere a Vercelli, dalla nuova proprietà della Pro Vercelli è stato chiamato per essere nuovamente il fotografo ufficiale.

Spesso è a Milano e Torino per lavoro.

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