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Politica | 14 gennaio 2024, 11:04

Caso Pozzolo, interrogazione parlamentare sulla concessione del porto d'armi

L'atto depositato da Federico Fornaro (Pd): «Occorre far chiarezza sulla vicenda».

Federico Fornaro, parlamentare del Pd

Federico Fornaro, parlamentare del Pd

Dopo un articolo pubblicato domenica mattina dal quotidiano La Stampa, arriva un'interrogazione parlamentare sulla concessione del porto d'armi per difesa personale al parlamentare Emanuele Pozzolo. A presentarlo il collega del Pd, Federico Fornaro.

«Presenterò un’interrogazione urgente al ministro Piantedosi sulla vicenda del rilascio del porto d’armi al deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, da parte della
Prefettura di Biella, nonostante il parere negativo dei Carabinieri - scrive in una nota - Se fosse confermata questa circostanza crediamo si renderebbe necessario un immediato intervento del Ministro dell’Interno Piantedosi per verificare le ragioni di questa procedura alquanto irrituale seguita dalla prefettura biellese. La prassi, infatti, è esattamente opposta: se i Carabinieri esprimono parere negativo al rilascio del porto d’armi a un cittadino, questo viene negato dalla Prefettura. Perché nel caso del deputato Pozzolo, la prefettura si è comportata in maniera differente? E’ necessario avere piena chiarezza quanto prima visto che grazie a quel porto d’armi il deputato Pozzolo poteva girare armato la sera di Capodanno a Rosazza».

Fornaro, esponente dell’Ufficio di Presidenza del gruppo Pd alla Camera, allega anche il testo dell'atto. Eccolo.
Al Ministro dell’interno - per sapere - premesso che
Domenica 14 gennaio 2024 la Stampa di Torino ha pubblicato un articolo nel quale si racconta che il deputato Emanuele Pozzolo, iscritto al registro degli indagati per uno sparo partito da una sua pistola che ha ferito uno degli ospiti alla festa di capodanno nei locali della Pro loco di Rosazza (BI), avrebbe fatto richiesta del porto d’armi nel settembre del 2022 e, nonostante il parere negativo dei carabinieri, il permesso gli è stato concesso; all’epoca il parlamentare, che si era trasferito nel comune di Campiglia Cervo (BI), avrebbe fatto richiesta del porto d’armi, motivandolo con ragioni di sicurezza personale, alla Prefettura di Biella che, come da prassi, si sarebbe rivolta al comando dei carabinieri del luogo per il parere necessario. I carabinieri - sempre secondo il giornale - non avrebbero riscontrato la necessità del porto d’armi. Tuttavia, nonostante il parere contrario dell’Arma, il porto d’armi sarebbe stato concesso e consegnato al parlamentare dalla Prefettura nel dicembre scorso. Si interroga il ministro per sapere se è a conoscenza dei fatti riferiti dal giornale e se non ritiene di accertare in che modo e secondo quali motivazioni la Prefettura di Biella avrebbe rilasciato al deputato il porto d’armi nonostante il parere negativo dei carabinieri.

redaz

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