Politica - 18 marzo 2024, 19:15

Comunali: i dubbi del centro destra, la "melina" del centro sinistra

Sul nome di Scheda potrebbero esserci dei veti e non è detto che congedare Corsaro sia un'operazione indolore.

Il risiko delle candidature per le prossime comunali potrebbe comporsi nel giro di un paio di giorni, almeno in casa centro destra, che a livello regionale sta lavorando sui tavoli di Vercelli, Biella e Verbania. E che gli accordi abbiano attribuito alla Lega la designazione di un nome per la poltrona a Palazzo di Città sembra, in questo momento, quasi una beffa del destino. Con il gruppo consiliare “spolpato” da Fratelli d'Italia e gli esponenti considerati (a torto o a ragione) vicini a Paolo Tiramani “scaricati” dai nuovi vertici del partito, il Carroccio rischia di indicare come candidato un esterno che, di certo, non sarà espressione del partito né risponderà ai suoi vertici.

Non lo è, ad esempio, l'avvocato Roberto Scheda, il cui nome è stato fatto dal segretario provinciale Daniele Baglione: per altro, negli ultimi cinque anni come consigliere di opposizione, Scheda ha spesso votato contro le decisioni assunte dall'esecutivo, sostenute compattamente dal Carroccio, invece. Alle elezioni del 2019, i partiti del centrodestra furono freddi sul nome di Scheda, che infatti aveva poi corso in solitaria (ottenendo, al primo turno, un lusinghiero terzo posto). Non è escluso dunque che, nelle ultime ore, saltino fuori ipotesi diverse.

Non solo: non è detto che scaricare il sindaco uscente, sia un'operazione del tutto indolore. Cioè che Corsaro uscirà dalla partita senza farsi tentare, ad esempio, dall'idea di mettere in piedi una sua lista civica. In passato non lo ha mai fatto, correndo come candidato della coalizione di centro destra. Ma Corsaro non ha mai preso tessere, cosa che non lo agevola di certo, all'interno della coalizione. E mentre la Lega cerca il nome da proporre, Fratelli d'Italia, finito in panchina Emanuele Pozzolo, sembra un po' ingessato: “in pectore” è il partito di maggioranza della coalizione, dunque, è dai suoi voti che, per la gran parte, dipenderà l'eventuale successo elettorale e la mancata ricandidatura di un sindaco uscente, l'unico con il quale il centro destra vercellese ha sempre vinto, qualche scossone potrebbe averlo causato tra i consiglieri.

Fa «melina», comprensibilmente, il centro sinistra: come dar loro torto, del resto? L'eventuale estromissione di Corsaro dai giochi potrebbe aprire scenari imprevisti. E dieci anni fa, per citare un precedente illustre, quello di Maura Forte fu l'ultimo nome a essere annunciato. Nei giorni scorsi il borsino dei candidati dava in pole il nome di Maria Moccia, segretaria provinciale ed ex assessore della giunta Forte, ma, visto che di ufficiale non c'è alcunché, le sorprese potrebbero non mancare.

Come pure resta in silenzio l'area centrista: renziani e calendiani potrebbero fare una coalizione a sé, correre separatamente con proprie candidati ma anche appoggiare uno o l'altro degli schieramenti. Anche qui molto potrebbe dipendere dai nomi in campo.

Tutto definito, invece, a casa di Carlo Olmo, che ha già raccolto anche il numero di firme occorrenti per la presentazione della sua lista civica; nel Movimento 5 Stelle che ha ufficializzato il nome della candidata sindaca – Valentina Bruson – e dei componenti della lista e nell'altra formazione civica di Michelangelo Catricalà: anche qui lista fatta e fase di raccolta firme in corso.

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