Attualità - 29 marzo 2024, 14:17

Apre lo sportello per "recuperare" gli uomini che odiano le donne

In Comune attivo il centro per indirizza i maltrattanti verso un percorso di ritorno alla socialità e al rispetto.

Uno sportello per fare prevenzione contro ogni violenza sulle donne, prendendo in carico gli uomini che potrebbero maltrattarli.

Giovedì mattina il Comune ha inaugurato il Cuav (Centro uomini autori o potenziali autori di violenza) alla presenza del sindaco Andrea Corsaro, dell'assessore alle Politiche Sociali Ketty Politi, del presidente del Consiglio Comunale Romano Lavarino e delle massime autorità cittadine.

Attivo da lunedì 18 marzo per iniziativa del settore Politiche Sociali unitamente al S.I.S.P.Se di Torino, Associazione con riconosciuta esperienza nella trattazione degli autori di violenza, è uno strumento per contribuire alla prevenzione e all’interruzione della violenza nei confronti delle donne.

«L’inaugurazione di questo centro è un momento importante perché il Cuav risponde alla necessità di avere un luogo che possa facilitare i percorsi di riabilitazione ed accompagnamento di uomini autori di violenza - ha detto Corsaro -. L’Amministrazione ha sempre prestato grande attenzione a queste problematiche, l''operazione congiunta con le forze dell’ordine permetterà di combattere ulteriormente il fenomeno della violenza contro le donne».

A spiegare lo scopo del centro Alessandra Pitaro, direttore del settore Politiche sociali «E' una struttura dove si attuano programmi rivolti agli autori di violenza domestica, sessuale e di genere, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali e a modificare i modelli comportamentali violenti al fine di prevenire la recidiva. Ha inoltre come scopo prioritario la netta assunzione di responsabilità della violenza da parte degli autori e il riconoscimento del suo disvalore come modalità relazionale e di risoluzione del conflitto».

Maura Garombo responsabile di S.I.S.P.Se ha spiegato: «fin dai miei primi studi in Inghilterra nel 2008 mi sono appassionata a questo tema che in Italia era poco studiato e non c’erano molti provvedimenti a riguardo. Oggi siamo in grado di inaugurare un centro con otto psicologi e psicoterapeuti specialisti del settore».

Presenti le numerosi autorità che sul territorio si occupano in prima persona del problema: il vice prefetto Cristina Lanini, il presidente della Provincia Davide Gilardino, l'assessore Ketty Politi, il questore Giuseppe Mariani, la manager Asl Eva Colombo, il presidente dell’ordine degli avvocati Roberto Rossi e il garante delle persone private della Libertà Pietro Oddo.

Il Cuav ha sede nei locali di piazza Municipio 1 e garantirà un’apertura dello sportello per due giorni settimanali lunedì e mercoledì dalle 13.30 alle 19.30, anche su appuntamento e un numero di telefono dedicato: 331/5602861.

I servizi erogati sono colloqui di valutazione; presa in carico e attivazione di percorsi individuali e di gruppo; valutazione del rischio effettuati tramite operatori di ambo i sessi specificatamente formati. I programmi di intervento dedicati agli autori di violenza si orientano secondo i seguenti obiettivi: assumere la responsabilità della violenza agita; sviluppare la percezione e la consapevolezza degli effetti dannosi che la violenza agita ha sulla salute delle persone, sulla funzione genitoriale, sul programma di crescita e sviluppo psicofisico dei bambini e delle bambine; sviluppare la consapevolezza di sé, dell’altro e della relazione per migliorare la gestione degli impulsi, degli stati affettivi ed emotivi negativi e distruttivi, per ampliare il repertorio di capacità e strumenti relazionali costruttivi e cooperativi; promuovere una riflessione critica sull’identità maschile e sull’idea di virilità e le sue interconnessioni con la violenza di genere, anche destrutturando gli stereotipi e gli atteggiamenti ostili verso le donne.

L’équipe comprende uno psicoterapeuta o psicologo con una formazione specifica nel campo della violenza di genere, nonché altre figure professionali quali: educatore professionale, assistente sociale, psichiatra, avvocato, mediatore interculturale, mediatore linguistico-culturale, criminologo.

redaz