Ci sarebbe un debito da 90 euro all'origine degli spari contro un furgone parcheggiato sotto il palazzip tra corso Bormida e via Somalia. Una vicenda avvenuta la scorsa settimana che ha poi avuto un pesante strascico due giorni dopo. Il proprietario del mezzo, dopo aver visto in strada l'uomo che riteneva essere l'autore degli spari, lo ha investito causandogli alcune fratture.
Una vicenda di giustizia-fai-da-te che, alla fine, ha portato all'arresto di entrambi in contendenti da parte del personale della Squadra Mobile: i due dopvranno rispondere di tentato omicidio. A finire in manette sono due vercellesi uno di 29 e l'altro di 30 anni: il primo è il proprietario del furgone, l'altro l'uomo che mercoledì sera, dopo essersi presentato in corso Bormida pretendendo il saldo di un debito, avrebbe sparato contro il furgone, esplodendo almeno un paio di colpi.
Ma mentre le indagini delle forze dell'ordine erano in corso, il proprietario del mezzo avrebbe deciso di farsi giustizia da sé, investendo il 30enne che aveva individuato nella zona di piazza degli Alpini. L'uomo è riuscito a mettersi in salvo fermando un'auto e raggiungendo l'ospedale, dove è stato poi curato per alcune fratture, prima di essere trasferito in carcere. Manette anche per il suo investitore che, invece, si trova ai domiciliari.