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In Breve

BuonGiro | 21 maggio 2024, 08:00

Le ambizioni al Giro della Polti Kometa, Basso e Zanatta: "Lotteremo fino a Roma. Piganzoli? Sa soffrire, ha tutto per diventare grande"

Il team Professional varesotto punta ad una vittoria di tappa nella terza settimana. Dopo il riposo la Corsa Rosa riparte: occhio al meteo e alle fughe

Alaphilippe e Maestri. Photo credits: LaPresse

Alaphilippe e Maestri. Photo credits: LaPresse

"Le abbiamo segnate tutte le prossime tappe, riteniamo che, soprattutto in un Giro nel quale c'è stato un agonismo incredibile, nell'ultima settimana, se ci adegueremo ad una corsa cosi ad alta velocità avremo possibilità".

Ivan Basso, lo sport manager del Team Polti Kometa con grandi radici nel varesotto, è fiducioso in vista della terza settimana di questo Giro d'Italia che ha visto la formazione Professional protagonista con il nono posto di Maestri a Fano, il terzo di Lucca di Pietrobon, il nono e il terzo posto di Lonardi a Cento e a Francavilla al Mare e gli spunti interessanti di un Piganzoli in crescita.

Proprio sul 21enne sono riposte le speranze non solo della squadra ma anche per il futuro del ciclismo italiano.

"Credo che il margine di miglioramento c'è per quello che ha mostrato, è con noi da quando è passato in juniores e sappiamo il suo potenziale, è difficile dire dove potrà arrivare, va sempre piu forte nella parte finale che in quella iniziale e ha una proiezione di crescita importante. Arriverà se continuerà a mantenere questa capacità di lavorare con serietà e di costruire il suo futuro giorno per giorno - ha proseguito Basso - Andrà molto lontano, ha una caratteristica che si può allenare ma sa soffrire, quando tutti gli altri mollano lui va avanti, ha tutto per diventare grande nei prossimi anni. Tutti chiedono il campione italiano ma non basta, bisogna crescerlo, se vuoi tutto subito rischi di bruciarlo e non ottiene risultati". 

"Il valore piu grande è l'ambizione e raggiungere gli obiettivi, in un paio d'anni può essere un corridore di spicco del panorama nazionale - fa eco il direttore sportivo Stefano Zanatta in passato alla Fassa Bortolo, alla Liquigas e alla Bardiani - Abbiamo lavorato per cercare una vittoria, in qualche occasione ci siamo andati vicini e lotteremo fino a Roma. I ragazzi stanno bene e non mancherà la voglia di lottare per una tappa".

 Mirco Maestri, il capitano della sua squadra, classe 91, ha lottato spalla a spalla con Alaphilippe nella tappa con arrivo a Fano e ora negli ultimi 6 giorni di corsa vuole un acuto.

 "Non è cambiato niente in me e intorno a me (il riferimento alla prestazione della 12esima tappa. ndr), mentalmente è stata una bella soddisfazione ma io sono lo stesso di prima e so che devo lavorare tanto. La consapevolezza è che la condizione buona c'è e voglio chiudere un cerchio che ho cercato in questi anni, voglio riuscire a vincere una tappa" spiega Maestri che insieme ai fratelli Bais, Fabbro, Munoz e ai già citati Lonardi, Pietrobon e Piganzoli daranno del filo da torcere.

E proprio il corridore di Morbegno nonostante la giovane età sembra convinto dei suoi mezzi. 

"Ci sono diverse giornate impegnative e ho ancora quattro possibilità di far bene, con Stefano e lo staff cercheremo di trovare la tappa giusta, cercherò di farmi trovare pronto" conclude. 

IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati: 

Tappa 16, si riparte per l'ultima settimana del Giro. 206 chilometri da Livigno a Santa Cristina Val Gardena. Una tappa divisa in 3 parti. Una prima parte di alta montagna con l'uscita da Livigno e una parte di Stelvio (Umbrailpass), una seconda parte da Prato dello Stelvio a Bolzano di pianura e la terza parte di nuovo di montagna con la salita di Passo Pinei e il finale in Val Gardena dopo Santa Cristina. Una tappa dove potrebbe andare via una fuga numerosa dove gli attaccanti si giocheranno tutto nella parte finale. Per gli uomini di classifica potremmo assistere ad attacchi di corridori che hanno del tempo da recuperare.

Photo credits: LaPresse

Luciano Parodi

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