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Cronaca | 31 maggio 2024, 07:40

Rogo di via Failla, a processo l'operaio di una ditta edile

Nel 2021 uno spaventoso rogo divorò tetto e soffitte di un condominio, causando l'evacuazione di diverse famiglie.

Un'immagine dell'incendio che divorò il tetto di uno stabile di via Failla

Un'immagine dell'incendio che divorò il tetto di uno stabile di via Failla

L'operaio di una ditta edile all'epoca impegnata nei lavori di ristrutturazione è a processo per l'incendio che, nel novembre 2021, distrusse il tetto e le mansarde di un condominio di via Failla, causando l'evacuazione temporanea di una ventina di famiglie.

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All'origine del rogo, che causò un enorme spavento ma per fortuna nessun danno fisico alle persone residenti nell'immobile, sarebbe stato, secondo l'accusa, il comportamento tenuto dall'uomo nel corso dei lavori di coibentazione. Sul ponteggio accanto al punto da cui era partito il rogo vennero trovati bombola e cannello per sciogliere il bitume utilizzato nell'intervento. Un'operazone che, secondo quanto accertato dai Vigili del Fuoco, avrebbe provocato abbondanti colature di materiale incandescente che, filtrando attraverso le assi del tetto, avrebbe reagito con il polietilene posizionato come isolante molti anni prima sotto i coppi del tetto, dando il via all'incendio.

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A svolgere gli accertamentii, escludendo sia l'ipotesi dolosa che quella di un rogo partito accidentalmente dagli impianti elettrici delle soffitte - che risultavano staccati a causa dei lavori in corso - erano stati i Vigili del Fuoco su delega della Procura della Repubblica che aveva aperto un fascicolo. E, nella raccolta delle informazioni, lo stesso operaio impegnato sul ponteggio avrebbe ammesso di non sapere che, sotto i coppi, ci fosse materiale infiammabile. Per la medesima vicenda aveva già definito la sua posizione con patteggiamento anche un altro indagato.

redaz

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