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Cronaca | 04 giugno 2024, 11:31

Stalking e maltrattamenti: percorsi di recupero per gli uomini "a rischio"

Accordo tra Questura e Comune: i destinatari dell'Ammonimento segnalati al Centro per Autori di Violenza.

Stalking e maltrattamenti: percorsi di recupero per gli uomini "a rischio"

Via libera al protocollo d’intesa per la segnalazione al Centro per Autori di Violenza di Vercelli (Cuav Vercelli) di uomini destinatari di un provvedimento di ammonimento del Questore. Il protocollo è stato siglato lunedì dal questore Giuseppe Mariani e dal sindaco Andrea Corsaro alla presenza del prefetto, Lucio Parente.

Prevede la possibilità di adesione a un percorso di recupero al Cuav di Vercelli per gli uomini autori di stalking, violenza domestica, violenza di genere, a seguito di un provvedimento di Ammonimento del Questore emesso a seguito delle vigenti disposizioni, novellate dalla recente legge 168/23. Al Cuav gli uomini sono seguiti da professionisti specificamente formati nella gestione dei soggetti violenti i quali sono coinvolti in percorsi volti ad assumersi la responsabilità della violenza agita; sviluppare la percezione e la consapevolezza degli effetti dannosi che la violenza agita ha sulla salute delle persone, sulla funzione genitoriale, sul programma di crescita e sviluppo psicofisico dei minori; migliorare la gestione degli impulsi, degli stati affettivi ed emotivi negativi e distruttivi; promuovere una riflessione critica sulla identità maschile e sull’idea di virilità e le sue interconnessioni con la violenza di genere, anche destrutturando gli stereotipi e gli atteggiamenti ostili verso le donne.
Il Cuav fornirà al Questore la valutazione del rischio di recidiva dell’autore di violenza e, al termine del percorso di recupero, una specifica relazione sui relativi esiti.
La sottoscrizione del suddetto Protocollo costituisce un passaggio importante nell’ambito delle azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere attuate sul territorio della Città di Vercelli, che sinora si sono concentrate principalmente sulla tutela diretta delle donne ma che, con l’apertura del Cuav e con il lavoro costante della Rete Vercellese Antiviolenza, possono ora orientarsi anche sul trattamento degli agiti degli autori per evitare che i medesimi ripropongano dinamiche basate sull’aggressività e sulla violenza nelle relazioni.  

c.s.

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