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Cronaca | 06 giugno 2024, 13:39

Denunciato l'autore dell'effrazione nella proprietà di Olmo: aveva colpito al Rialto

L'uomo, un 30enne residente nel cuneese, arrestato dopo l'assalto alla Vineria, è stato ripreso dalla videosorveglianza pubblica e privata.

L'immagine del portone danneggiato condivisa sui social

L'immagine del portone danneggiato condivisa sui social

Un marocchino 30enne residente nel cuneese, già finito in arresto in flagranza per un furto con scasso alla Vineria del Rialto ha rimediato anche una denuncia per l'effrazione nella proprietà del candidato sindaco Carlo Olmo, avvenuta nella medesima notte del 25 maggio.

Una vicenda, che lo stesso Olmo aveva denunciato attraverso i social e che si è consumata sotto l'occhio delle telecamere della videosorveglianza pubblica e privata, grazie alla quale le forze dell'ordine hanno fatto chiarezza sull'accaduto. Nell'indagine era stata coinvolta anche la Digos, dopo che, attraverso i social, la vittima, a caldo, aveva commentato il fatto riconducendolo alla sua attività politica. Che invece, nulla aveva a che fare con la vicenda, vista la provenienza dell'indagato.

Gli accertamenti, invece, hanno permesso di risalire all'uomo, immortalato dalle numerose telecamere presenti nelle strade adiacenti all’abitazione che ritraggono l’autore dell’effrazione, vestito con un giubbotto scuro, un berretto con visiera e uno zaino sulle spalle, intento a colpire con numerosi calci il portone d’ingresso dello stabile fino a sfondarlo e fare ingresso nel cortile del palazzo ove viene poi ripreso a frugare all’interno di un’automobile. Dopo aver inutilmente cercato all’interno del complesso residenziale di approfittare di qualche altra auto o di porte lasciate aperte, le telecamere lo ritraggono mentre si allontana a mani vuote alla ricerca di nuove occasioni di bottino, circostanza che effettivamente si è concretizzata pochi minuti dopo, allorquando lo stesso ha fatto irruzione all’interno del bar Wine Cafè Rialto, episodio per il quale è stato subito intercettato dalle Volanti della Questura, che lo hanno rintracciato in uno scantinato con il registratore di cassa trafugato dall’esercizio commerciale. 

Arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura, l’uomo è stato raggiunto al termine del giudizio di convalida dalla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Vercelli e contestualmente gravato dal foglio di via obbligatorio dal capoluogo emesso dal Questore per la durata di due anni. Grazie al contributo fornito della videosorveglianza, è stato quindi possibile attribuire all'uomo anche l’azione delittuosa commessa poco prima del reato per il quale è stato arrestato.

redaz

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