Dieci giorni dalle elezioni per la proclamazione a presidente della Regione Piemonte. Altrettanti per comporre la nuova giunta. C’era margine fino a fine mese per mettere insieme, col bilancino, la squadra di governo che guiderà il Piemonte per il prossimo quinquennio. Un tempo di cui Alberto Cirio non ha avuto bisogno. In mattinata c'è stata la presentazione della nuova giunta e, come era prevedibile già da diversi giorni, Vercelli non c'è. Per Carlo Riva Vercellotti, al suo secondo mandato in Regione, potrebbe arrivare l'incarico, di capogruppo ma non lo sperato ruolo nell'esecutivo. L'ultimo assessore regionale che ottenne l'incarico dopo essere stato eletto nel collegio di Vercelli è Giovanni Bodo, alla fine degli anni '90, mentre l'ultimo vercellese a sedere in una giunta regionale è stato Roberto Rosso: venne eletto in un collegio di Torino nel 201 e la sua esperienza finì neanche sei mesi dopo, con l'inchiesta che lo portò in carcere per voto di scambio.
La vittoria era prevedibile, così come era facile intuire il risultato di Fratelli d’Italia (e quindi quanti posti in giunta sarebbero aspettati al partito di Giorgia Meloni). Questo a fronte di un pronosticabile ridimensionamento della Lega e del, anche qui intuibile, sostanziale pareggio con Forza Italia. Nemmeno leggendo nelle viscere della sua coalizione, come un aruspicina, Cirio sarebbe riuscito, però, a calcolare il “peso” politico della nuova corrente che porta il suo nome. E nemmeno che quei “civici” sarebbero stati la terza forza più votata del Piemonte (dopo FdI e PD), trainati dal consenso proveniente soprattutto da Biella, Torino e Cuneo (su quest’ultima circoscrizione è stato lo schieramento più votato).
Ma tant’è. Non si lascia finire giugno per comunicare la formazione, del cui schema, il rinnovato governatore probabilmente aveva un grossolano disegno in testa già prima dell’8 e 9 giugno.
Qualche scambio romano con i vertici del partito (su tutti Guido Crosetto, plenipotenziario di Meloni in Piemonte), quella voce di un tecnico alla Sanità, qualche ‘manovrina’, ma nessuna vera grande manovra, nessun tentativo di sparigliare. Gli ultimi giorni sono trascorsi così, con trattative ultimate e ultime limature sulle deleghe.
Tutti gli uomini (e le donne) del presidente
E dall’alto del 41° piano del Grattacielo Piemonte la nuova squadra presentata oggi, mercoledì 26 giugno, non stupisce rispetto a quanto si è detto (e scritto) nei giorni scorsi.
Sono undici gli assessori nominati dal presidente della Regione Piemonte.
Approvato lo schema 5+1 per i Fratelli
Confermate le voci che davano Federico Riboldi, Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Casale Monferrato, alla Sanità. A lui la delega più pesante di tutti. Sempre nello schieramento meloniano
La biellese Elena Chiorino riconfermata al Lavoro ed Istruzione, così come Maurizio Marrone al Welfare. Sport e Turismo, vanno all'ex vicesindaca di Novara Marina Chiarelli.
Dalla Granda all'ex capogruppo di FdI Paolo Bongioanni, detto “il Kaimano” toccherà l'Agricoltura.
Conferme per Forza Italia
Riconfermati negli incarichi gli assessori uscenti di Forza Italia, Andrea Tronzano al Bilancio e Marco Gabusi ai Trasporti.
Per la Lega resta al suo posto l'assessore regionale all'Ambiente uscente Matteo Marnati, mentre per il Carroccio entra in giunta l'ex presidente della provincia di Alessandria Enrico Bussalino, con l'incarico all'autonomia differenziata.
Due esponenti per la civica Cirio Presidente, l'ex sindaco di Busca, Marco Gallo alla Montagna e l'ex capo di gabinetto di Cirio, Gianluca Vignale al Personale.
Tutte le deleghe
Cirio, mantiene deleghe di coordinamento politiche regionali, legalità, diritti Pnrr, fondi europei e rapporti Ue, rapporti con la conferenza Stato-Regioni, affari internazionali e comunicazione, grandi eventi e benessere animale.
Elena Chiorino, vicepresidente, istruzione, merito e diritto allo studio universitario, lavoro, formazione e welfare aziendale, rapporti con le partecipate.
Paolo Bongioanni, Commercio, agricoltura e cibo, parchi, caccia e pesca, peste suina.
Enrico Bussalino, Autonomia, Sicurezza e polizia Locale, immigrazione, logistica e infrastrutture strategiche, enti locali.
Marina Chiarelli, turismo, cultura, sport e post olimpico pari opportunità e politiche giovanili.
Marco Gabusi, trasporto e infrastrutture, opere pubbliche e difesa del suolo, protezione civile e gestione emergenza profughi.
Marco Gallo, sviluppo e promozione della montagna, aree interne e Gal, sistema neve, tutela delle aree protette (foreste, parchi, aree UNESCO), attività estrattive, programmazione territoriale paesaggistica e urbanistica, biodivesrita e tartuficoltura.
Matteo Marnati, Ambiente, energia, tavolo siccità, innovazione, ricerca e rapporti con università, servizi digitali per cittadini e imprese.
Maurizio Marrone, politiche sociali e integrazione socio sanitaria, emigrazione e cooperazione decentrata e internazionale, usura e beni confiscati, politiche della casa, della famiglie e dei bambini.
Federico Riboldi, sanità, lea, prevenzione e sicurezza edilizia sanitaria
Andrea Tronzano, bilancio e finanze e programmazione economica e finanziaria, sviluppo attività produttive, industria, artigianato, pmi e imprese cooperative, internazionalizzazione e attrazuone investimenti.
Gian Luca Vignale, personale, organizzazione e patrimonio, affari legali e contenzioso, rapporti con il consiglio regionale, delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi. Fondi di sviluppo e coesione.
Completano i due sottosegretari Claudia Porchietto e Alberto Preioni.