Grande successo per la passeggiata emozionale nei campi di riso promossa dall'azienda agricola Alledo a Spessa, in provincia di Pavia.
Un'esperienza sensoriale che ha permesso ai partecipanti di scoprire il mondo affascinante del riso e della sua coltivazione. Attraverso una passeggiata emozionale nei campi di riso dell'azienda agricola, in mezzo alla campagna pavese e circondati dai girasoli in fiore, è stata presentata la qualità del riso carnaroli Isos, prodotto da Andrea Bianchi.
Il riso Carnaroli del basso pavese si distingue dalle altre qualità per le caratteristiche organolettiche del terreno e per il particolare microclima della zona. la Pianura padana , in particolare la zona che da Pavia sud si estende verso Chignolo ha i terreni che presentano una struttura di medio impasto tendenti all’argilloso, mentre nelle zone golenali dove è possibile coltivare il riso, abbiamo una struttura di medio impasto tendente al limoso.
Tutte queste caratteristiche fanno si che i chicchi del riso Carnaroli sono i migliori sia come gusto che alla lavorazione in cucina.
I numerosi partecipanti, esperti del settore, giornalisti e rinomati chef, fra cui Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques, hanno potuto immergersi nella cultura del riso, avendo la possibilità di vivere da vicino le varie fasi di lavorazione del cereale, dalla semina alla raccolta, con l'aiuto esperti dell'azienda.
E dopo la passeggiata nella risaia, gli ospiti hanno potuto degustare il rinomato riso carnaroli Isos, un prodotto nato dalla passione di Andrea Bianchi e preparato dagli chef Federico Sgorbini e Dario Fisichella, insieme ad altri prodotti del territorio.
"Per poter essere chiamato ISOS – ha spiegato Andrea Bianchi – il chicco deve avere lo stesso calibro, che viene determinato quando è ancora grezzo e appena essiccato, e la stessa forma e colore. Ciò avviene mediante un doppio passaggio tramite selettore ottico dove elimino i chicchi spezzati e scarto quelli con colore diverso dal bianco candido".
Il tutto è stato accompagnato dai vini delle cantine Francesco Maggi e Ca del Santo, che hanno esaltato i sapori dei piatti preparati. Questa esperienza sensoriale e culturale ha evidenziato il riso non solo come alimento, ma come simbolo di una tradizione millenaria che caratterizza le nostre terre e la nostra cultura gastronomica.