Tempo libero - 05 luglio 2024, 08:15

"Riso Isos: un viaggio sensoriale nella tradizione culinaria" (Galleria foto)

Alla scoperta del riso carnaroli Isos con una passeggiata nella risaia unita ad una deliziosa degustazione

Grande successo per la passeggiata emozionale nei campi di riso promossa dall'azienda agricola Alledo a Spessa, in provincia di Pavia.

Un'esperienza sensoriale che ha permesso ai partecipanti di scoprire il mondo affascinante del riso e della sua coltivazione. Attraverso una passeggiata emozionale nei campi di riso dell'azienda agricola, in mezzo alla campagna pavese e circondati dai girasoli in fiore, è stata presentata la qualità del riso carnaroli Isos, prodotto da Andrea Bianchi.

Il riso Carnaroli del basso pavese si distingue dalle altre qualità per le caratteristiche organolettiche del terreno e per il particolare microclima della zona. la Pianura padana , in particolare la zona che da Pavia sud si estende verso Chignolo ha i terreni che presentano una struttura di medio impasto tendenti all’argilloso, mentre nelle zone golenali dove è possibile coltivare il riso, abbiamo una struttura di medio impasto tendente al limoso.

Tutte queste caratteristiche fanno si che i chicchi del riso Carnaroli sono i migliori sia come gusto che alla lavorazione in cucina.

I numerosi partecipanti, esperti del settore, giornalisti e rinomati chef, fra cui Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques, hanno potuto immergersi nella cultura del riso, avendo la possibilità di vivere da vicino le varie fasi di lavorazione del cereale, dalla semina alla raccolta, con l'aiuto esperti dell'azienda.

E dopo la passeggiata nella risaia, gli ospiti hanno potuto degustare il rinomato riso carnaroli Isos, un prodotto nato dalla passione di Andrea Bianchi e preparato dagli chef Federico Sgorbini e Dario Fisichella, insieme ad altri prodotti del territorio.

"Per poter essere chiamato ISOS – ha spiegato Andrea Bianchi – il chicco deve avere lo stesso calibro, che viene determinato quando è ancora grezzo e appena essiccato, e la stessa forma e colore. Ciò avviene mediante un doppio passaggio tramite selettore ottico dove elimino i chicchi spezzati e scarto quelli con colore diverso dal bianco candido".

Il tutto è stato accompagnato dai vini delle cantine Francesco Maggi e Ca del Santo, che hanno esaltato i sapori dei piatti preparati. Questa esperienza sensoriale e culturale ha evidenziato il riso non solo come alimento, ma come simbolo di una tradizione millenaria che caratterizza le nostre terre e la nostra cultura gastronomica.

Claudio Porchia