Parla anche dei singoli, Paolo Cannavaro, nella conferenza stampa alla vigilia del match con la Giana. Quando gli chiediamo di Iotti sorride.
«Di giocatori che corrono e pressano ce ne sono. Ilario corre, pressa e dirige. Ed è un leader di questa squadra».
Schenetti e Sbraga?
«Stanno lavorando tanto e bene. Lavoro fisico, con la palla, tattico. Devono raggiungere la condizione del resto della squadra, che lavora sodo dai primi di luglio».
Mister lei ha anche azzerato il tutto. Clemente non aveva mai giocato nella difesa a tre (o terzino in quella a quattro, o esterno di centrocampo), Rutigliano aveva sempre giocato da play o da mezzala, mai insomma dietro le punte.
«Sapevo del passato di tutti, ma durante gli allenamenti penso al presente e mi piace spostare i giocatori in posizioni diverse. Rutigliano sa fare la giocata e sa tirare, Clemente è un terzino che sa marcare e spingere e nella difesa a tre non è male avere i due difensori esterni che siano propositivi».
Stiamo aspettando di vedere Dell'Aquila.
«E noi, infatti, stiamo accelerando i tempi, senza dimenticare che fino a ieri giocava nella Primavera che, come sapete, non è la stessa cosa che giocare in C. Lui comunque ha una dote rara: quella di saltare l'uomo.»
La difesa sembra essere il miglior reparto.
«Lo è grazie a tutta la squadra: nel calcio moderno i primi difensori sono gli attaccanti, e Comi e Bunino sono stati i nostri primi difensori.»
Domani con la Giana?
«Partita difficile, è una squadra che sa come darti fastidio.»
Speriamo venga tanta gente.
«Che siano 2000 o 1000 non importa, noi i nostri tifosi li sentiamo sempre».
Com'è il morale?
«Buono, siamo partiti bene ed è un vantaggio. Ma un allenatore non è mai sereno. Vinci 2 a 0? Va bene, basta, devi pensare subito alla prossima partita.»