Stato di crisi alla Sacal di Carisio e, a farne le spese, sono anche i lavoratori della cooperativa di servizi Brixia Logistics, azienda vincitrice di un appalto per la pulizia e lo stoccaggio dei prodotti metalliferi dell’industria vercellese.
Così, mentre i dipendenti dell'azienda, per la gran parte in cassa integrazione, hanno ricevuto lo stipendio di settembre in ritardo, una ventina di addetti alle pulizie e allo stoccaggio, quasi tutti stranieri e con famiglie monoreddito, dipendenti dell’Azienda di servizi che attende il pagamento delle fatture scadute della Sacal, non hanno ricevuto alcun compenso.
A segnalare la situazione è Lara Danesino di Cgil Vercelli Valsesia.
«Il contesto di crisi aziendale - rileva la sindacalista - formalmente mette al riparo la Sacal da sentenze di apertura di liquidazione per dichiarato fallimento o di accertamenti dello stato di insolvenza da parte delle Autorità competenti ma, d’altro canto, lascia nella totale incertezza i lavoratori di Brixia Logistics che, senza intravvedere alcun impegno di pagamento di fatture scoperte, non può pagare stipendi e Tfr di coloro che si sono ritirati dal lavoro».
Per questo la Cgil chiede «IUna data certa da comunicare ai lavoratori che sono in attesa di essere pagati da Brixia Logistics, La crisi aziendale non può e non deve ricadere sui diritti dei lavoratori», afferma la sindacalista.
A preoccupare l’organizzazione sindacale provinciale contribuisce la vicenda Sacal, che ha portato il 95% del personale dipendente a finire in cassa integrazione e la riduzione delle attività affidate all’appaltatore.
«Filcams e Fiom provinciali unitamente alla Cgil Vercelli Valsesia sono pronti e si riservano di attivare ogni misura a tutela di tutti i lavoratori e le lavoratrici coinvolti nella vertenza», conclude Danesino.
redaz