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Economia | 30 settembre 2024, 08:13

Produzione industriale in calo: nel vercellese tiene solo l'alimentare

Analisi congiunturale sui dati del secondo trimestre 2024: i dati della Camera di Commercio.

Produzione industriale in calo: nel vercellese tiene solo l'alimentare

Nel trimestre aprile-giugno la congiuntura industriale ha registrato una flessione nell’Alto Piemonte, con andamenti diversificati nelle quattro province che compongono l'area del nord est della regionale.  
A livello complessivo la produzione evidenzia un calo del -2,3%, più alto della media regionale pari al -1,1%. Il dato di quadrante risente della forte contrazione del comparto tessile-abbigliamento (-8,6%) e, in misura minore, della metalmeccanica (-3,4%), non compensate dalle migliori prestazioni di alimentare (+2,4%) e chimica-gomma-plastica (+2,1%).
L’andamento dei settori si riflette nei risultati dei territori, legati alle specializzazioni produttive locali: Biella registra il dato più al ribasso (-4,9%), Vercelli e Novara appaiono sostanzialmente allineate (rispettivamente -1,5% e -1,4%), mentre il Verbano Cusio Ossola esprime la flessione minore (-0,8%).
Anche per quanto riguarda il fatturato si riscontra un calo generalizzato: -2,2% è la diminuzione registrata a livello totale, con un -0,9% in riferimento al mercato interno e un -4,2% per quello estero.
L’indagine del secondo trimestre 2024 ha visto complessivamente coinvolte 634 imprese, per un totale di oltre 24.000 addetti e un fatturato che supera gli 8,7 miliardi di euro.

Guardando in dettaglio al vercellese, nel secondo trimestre del 2024 il sistema manifatturiero della provincia registra complessivamente un dato di generale contrazione, più marcata in alcuni settori.

In particolare nel periodo aprile-giugno 2024 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -1,5%, risultato poco al di sopra rispetto alla media regionale, attestata al -1,1%.
L’unico settore a esprimere un dato in lieve crescita è quello dell’alimentare (+1,8%).
Per quanto riguarda i due settori maggiormente rappresentativi si registra una diminuzione per il tessile-abbigliamento (-2,3%) e per la metalmeccanica (-2,9%), nel cui ambito il comparto rubinetteria e valvolame risulta in netta diminuzione del -8,8%. In evidente affanno anche la chimica (-5,3%).
Poca la dinamicità espressa dagli ordinativi tanto dal mercato interno (+0,4%), che dal versante estero (+0,0%).
Il fatturato totale risulta in lieve diminuzione (-0,4%), con una sostanziale tenuta di quello interno (+0,8%) e una diminuzione per quello estero (-2,3%).

redaz

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