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Attualità | 02 ottobre 2024, 07:04

A Vercelli la reliquia di Papa Montini, San Paolo VI

Da giovedì a sabato la maglia insanguinata dell'attentato di Manila del 1970 sarà esposta nella casa madre delle Suore di Sant'Eusebio.

A Vercelli la reliquia di Papa Montini, San Paolo VI

Arriva a Vercelli la reliquia ex sanguine di San Paolo VI che, da giovedì 3 a sabato 5 ottobre, sarà esposta nella casa madre della congregazione delle suore Figlie di Sant’Eusebio, in piazza San Francesco, 2. Si tratta della maglia macchiata di sangue che il papa indossava al momento dell’attentato subito all’aeroporto di Manila nel 1970. È custodita in un reliquiario e venerata al santuario delle Grazie a Brescia, la diocesi che ha generato alla fede Montini. 

Il reliquiario giungerà da Brescia giovedì intorno alle 15. Dopo una sosta nei reparti dell’istituto, alle 17, nella chiesa di Casa madre, sarà recitato il rosario meditato con i testi di Paolo VI. Seguiranno i vespri e la messa, presieduta da padre Angelo Sorti, superiore provinciale dei Missionari Monfortani. Alle 21, il vescovo emerito di Mondovì, Luciano Pacomio, terrà un breve incontro-testimonianza: "Paolo VI visto da vicino". Lo stesso programma anche per venerdì 4. Alle 17 rosario, vespri e messa celebrata da don Renzo Vanoi, sacerdote dell’Opera don Orione. Alle 21 invece, spazio a preghiera e contemplazione: i laici eusebiani e un gruppo di famiglie guideranno l’adorazione eucaristica. 

La messa che chiude le celebrazioni per il 125° di fondazione della congregazione, sorta nel 1899 a Vercelli per ispirazione di padre Dario Bognetti e madre Eusebia Arrigoni e rinnova la memoria del 65° anniversario della protettoria, è in programma per sabato 5 ottobre alle 16, e sarà presieduta dal successore di Montini sulla cattedra di Sant’Ambrogio: l’arcivescovo di Milano Mario Delpini.

La reliquia, custodita nel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Brescia, è stata concessa in via straordinaria dal vescovo diocesano monsignor Pierantonio Tremolada, in omaggio al legame tra la congregazione e Giovanni Battista Montini. Prima del Concilio Vaticano II, gli istituti che aspiravano alla guida paterna di un cardinale, chiedevano a un porporato di diventare loro protettore. Nel 1959 il consiglio generalizio indirizzò la richiesta all’arcivescovo di Milano, e Montini si dichiarò «grato dell’onore di proporre la mia modesta persona quale protettore». Giovanni XXIII confermò con decreto la nomina, e il 4 ottobre di  65 anni fa il cardinale Montini fu accolto in casa madre e visitò il grande istituto dove le suore accoglievano i dimenticati della società: poveri, anziani e portatori di handicap. 

redaz

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