Gattinara-Valsesia - 16 ottobre 2024, 17:03

Gessi investe a Gattinara: 66mila metri quadri per un nuovo polo logistico e produttivo

Accordo con il Comune per l'acquisizione dell'intera area industriale

Il gruppo Gessi investe a Gattinara acquistando un’area, di oltre 66.000 metri quadri che consentirà all’azienda di realizzare un nuovo polo produttivo e logistico, tappa strategica per sostenere l’espansione internazionale di Gessi mantenendo allo stesso tempo, un forte legame con il territorio d’origine.

«Siamo particolarmente contenti nel poter dare, finalmente, questa importantissima buona notizia - commentano Maria Vittoria Casazza, sindaco di Gattinara e Daniele Baglione, vicesindaco e responsabile dello Sviluppo Strategico della città – l’alienazione della nostra area industriale a una azienda che ha dimostrato dedizione costante verso il territorio e le persone che lo abitano, coniugando sviluppo e sostenibilità ambientale rappresenta per noi e per la nostra città un’opportunità di crescita determinante. Ringraziamo Gessi, come Gruppo, ma soprattutto come famiglia che ha creduto in questa operazione e sceglie di guardare avanti con coraggio e fiducia, investendo in Gattinara e diventando motore per l’ulteriore sviluppo della nostra Comunità».

 

Nell'area industriale di Gattinara troverà spazio un polo produttivo e logistico: «Nell'area - prosegue Casazza - già oggi, abbiamo il più grande stabilimento al mondo di Lavazza. Non solo, il nostro prodotto d’eccellenza, il Gattinara docg, sta vivendo un momento di espansione incredibile e ciò consentirà uno sviluppo anche turistico della città. In ultimo, si sta realizzando la Pedemontana, con uno svincolo a Gattinara che ci consentirà di avere un collegamento diretto con l’autostrada, con tutti i benefici che ciò comporta».

«La vendita dell’intera area – conclude Baglione - ci consentirà inoltre di chiudere finalmente la restituzione di un prestito che, in passato, si era assunto per la sua realizzazione. Ogni anno, infatti, iniziava con “meno 188 mila euro” che erano i soldi che dovevamo restituire a Regione Piemonte. Ora, alienando l’area, non solo chiuderemo il prestito ma avremo a disposizione nuove risorse per continuare ad investire nella nostra città».

redaz