Mercoledì 6 novembre, in Commissione Trasporti si è svolta l’audizione di RFI e Trenitalia, richiesta dalla consigliera Simona Paonessa durante la Commissione del 25 settembre. «Durante l’audizione ho chiesto a Rfi di illustrarci come intenda intervenire per far fronte alla forte situazione di disagio delle stazioni vercellesi segnalate ulteriormente nelle scorse settimane come sottopassaggi di accesso ai binari fatiscenti, erba incolta, strutture usurate, sale d’attesa inutilizzabili, macchinette automatiche per i biglietti non funzionanti e ascensori d’accesso ai binari fuori uso da anni. Inoltre, abbiamo richiesto di essere informati riguardo un piano preciso e dettagliato delle priorità e degli interventi previsti da RFI con una calendarizzazione precisa di questi ultimi, con data di inizio e fine lavori, per porre fine alla continua incuria e disattenzione verso le infrastrutture ferroviarie del nostro territorio» dichiara la consigliera regionale del Pd.
«Anche a Trenitalia abbiamo segnalato i ritardi e i disservizi che i pendolari si ritrovano a subire quotidianamente sulla Linea Torino – Milano, oltre che sulla linea Pavia-MortaraVercelli, chiusa per oltre 3 mesi causa lavori ma dove tutt’oggi continuano a esserci gravi problematiche - rileva Paonessa -. Inoltre, ho nuovamente chiesto di mettere a regime i treni sospesi dopo il Covid, oltre alla riapertura di linee importanti per il territorio come la Novara-Varallo e la Vercelli-Casale. I rappresentanti di RFI presenti hanno accolto le richieste riservandosi di rispondere in modo completo ed esaustivo durante un prossimo incontro in Commissione Trasporti che sarà calendarizzato spero il prima possibile, hanno però aggiunto che inizieranno i lavori per la stazione di Santhià nel 2025 con il rischio che non vengano conclusi in tempo per far fronte alla numerosa utenza che transiterà dalla stazione durante l’Adunata degli Alpini nel maggio 2025. Monitoreremo con estrema attenzione che da Trenitalia ed RFI arrivino risposte puntuali e delucidanti per far fronte al forte degrado delle nostre stazioni».