Corso Avogadro di Quaregna, c'è la data dell'apertura. Il 6 dicembre, a quattro anni dalla chiusura del vecchio cavalcaferrovia, è prevista l'apertura al traffico della nuova arteria a raso che collega l'Aravecchia alla rotonda di via Trino.
A comunicarla il sindaco Roberto Scheda, insieme agli assessori Massimo Simion, Stefano Pasquino, Antonio Prencipe, Paolo Campominosi e Mimmo Sabatino, oltre al presidente del Consiglio comunale, Romano Lavarino. Con loro l'architetto Liliana Patriarca, dirigente del settore Lavori pubblici che ha tracciato un quadro di come sia nata la nuova arteria.
«Si è trattato di abbattere il cavalcaferrovia, ridisegnare il corso, creare le connessioni con le strade che intersecano la nuova viabilità - spiega la dirigente -. L'opera è stata finanziata con fondi propri del Comune, fondi Pnrr, risorse derivanti dal bando per Forestazione urbana e un finanziamento Por-Fesr per l'illuminazione».
L'ultimo passaggio è la posa di oltre un centinaio di cartelli di segnaletica, il rifacimento della segnaletica orizzontale, la posa di due rialzi con limite a 50 all'ora «per rendere l'opera più sicura», specifica l'assessore alla Viabilità Paolo Campominosi. All'altezza di via Zambeccari verrà disegnata una rotatoria, anche in questo caso per migliorare la sicurezza e agevolare la circolazione verso il rione Aravecchia.
«La soddisfazione è di aver concluso l'opera entro tempi inferiori rispetto a quelli medi affrontati dalla pubblica amministrazione», specifica l'assessore Simion, ricordando come l'opera abbia attraversato il covid, il caro materiali, la crisi delle forniture e abbia affrontato tappe complesse: «E' stata abbattuta una struttura che conteneva tantissimo amianto e l'abbiamo fatto in tutta sicurezza, senza incidenti», rileva.
Fin dall'inizio, l'idea della nuova opera è stata quella di modificare il destino nell'area a sud ovest dell'ospedale «E questo proposito si sta realizzando - assicura Simion -: un privato sta investendo nella riqualificazione dell'ex centro commerciale che tornerà a funzionare in primavera».
A correndo del nuovo viale ci sono le rinnovate piste ciclabili, per le quali sono in corso la posa dei dissuasori e le alberate messe a dimora nelle scorse settimane.
«Andiamo a chiudere cantieri che si sono aperti grazie alla capacità di chi mi ha preceduto di intercettare una mole di finanziamenti di cui Vercelli non aveva mai beneficato prima - dice Scheda -; grazie all'impegno degli assessori che, sia nella passata che nell'attuale amministrazione, hanno lavorato con impegno per chiudere questo e altri progetti e dei tecnici e funzionari comunali che lavorano con tenacia nonostante la carenza di organico».
E, per un cantiere in procinto di chiudersi, un altro, invece vede spostare in avanti il momento della consegna: la chiusura del lavori sul cavalcaferrovia Tournon si sposta al 15 febbraio 2025. A causare l'imprevisto prolungamento del cantiere sono gli esisti di alcune prove di strappo effettuate sulla rampa di via Monviso, che hanno evidenziato una resistenza bassa del calcestruzzo. Le prove eseguite sulle altre travi, invece, hanno dato un esito rassicurante.
«Al 31 dicembre il 95% dei lavori sarà concluso», assicura Scheda leggendo la relazione fornita dai tecnici. Tuttavia l'inattesa novità ha causato lo slittamento dei lavori al 15 febbraio 2025.
«Dal 6 dicembre - aggiunge il sindaco - è però prevista l'apertura dei collegamenti pedonali del tratto che unisce corso Fiume a corso Randaccio». Il transito sarà consentito solo nell'orario di lavoro dell'impresa, dalle 7,30 alle 17,30 compresi sabato e domenica.
«Il 6 dicembre - conclude il sindaco - aprirà anche il parcheggio di via Birago: in questo modo verrano messi a disposizione altri 184 posti auto gratuiti dietro la stazione per potenziare l'offerta a servizio dei pendolari. Saranno accessibili da via De Rossi, via Birago e, in un secondo momento, da via Latina, dove, con l'inizio del mese, inizierà l'opera di realizzazione della nuova stazione dei bus.
A dicembre cantiere via Latina angolo via Trento