La figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione deve, in base agli obblighi di legge previsti, essere presente in qualunque luogo di lavoro. Tuttavia, la formazione a cui si deve sottoporre chi ricopre tale incarico cambia in base al comparto di competenze. Il motivo è facile da intuire: per poter rappresentare le esigenze legate alla sicurezza in un certo comparto di lavoro è indispensabile essere consapevoli dei rischi e delle criticità che contraddistinguono il settore. La formazione dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione, come indicato al D. Lgs. n. 81 del 2008 all’articolo 32, va modulata in funzione delle mansioni che caratterizzano l’ambito di lavoro.
I moduli
Se vuoi saperne di più, clicca qui: tieni presente, però, che esistono dei moduli RSPP, in base a quanto previsto dall’accordo Stato-Regioni del 2006. In tutto i moduli sono tre: il modulo A, il modulo B e il modulo C. Il modulo B cambia in base al settore Ateco, e proprio per questo motivo viene indicato anche con il nome di modulo di specializzazione. A seconda del comparto di riferimento, la sua durata può raggiungere le 68 ore.
Temi ed argomenti dei diversi moduli
La formazione che viene garantita dal modulo A è non solo di tipo pratico, ma anche di carattere normativo. Per il modulo è prevista una durata di 28 ore; alla fine del modulo, il candidato è tenuto a sostenere un esame, superato il quale avrà la possibilità di ottenere un attestato grazie a cui potrà iniziare a ricoprire il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione e, al tempo stesso, cominciare a frequentare i corsi riguardanti il modulo B e il modulo C. Per quel che riguarda il modulo B, fra gli argomenti affrontati ci sono i dispositivi di protezione individuale, il rischio di infortuni, il rischio chimico, il rischio fisico e il rischio cancerogeno. Per il settore Ateco 1, riguardante il settore agricolo, la durata è di 36 ore; lo stesso dicasi per il settore 2, relativo alla pesca. Invece il settore 3, che è quello delle costruzioni e delle industrie estrattive, la durata è pari a 60 ore. Vale la pena di citare anche il settore 4 (quello delle industrie conciarie, tessili, alimentari, del cuoio e del legno), che prevede una durata del modulo B di 48 ore.
Il modulo C
È utile tener presente che l’accesso al modulo C non è vincolato al modulo B: come accennato, infatti, già partecipare al solo modulo A consente poi di usufruire dei corsi degli altri due moduli. La durata del modulo C è pari a 24 ore, e nel novero degli argomenti affrontati ci sono la protezione e la prevenzione dei rischi di relazione, psicologici e fisici. Grazie a questo modulo, inoltre, è possibile organizzare attività di comunicazione.
Dopo la formazione: i corsi di aggiornamento
Come si è detto, chi intende rivestire la carica di responsabile del servizio di prevenzione e protezione è tenuto a seguire corsi di formazione specifici, che comprendono il modulo A, il modulo B e il modulo C. Ma non è tutto, perché una volta ogni cinque anni occorre seguire un corso di aggiornamento, la cui durata può andare da un minimo di 40 ore a un massimo di 100 ore, in base al settore Ateco di riferimento. Per i settori 1, 2, 6, 8 e 9 la durata è di 40 ore; per i settori 3, 4, 5 e 7 la durata è di 60 ore.
Quando il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è esterno
Non è detto che l’incarico di responsabile del servizio di prevenzione e protezione debba per forza essere affidato a una persona interna all’azienda. Si può procedere, infatti, anche alla nomina di un esterno. È necessario tuttavia che l’azienda rispetti specifici requisiti, con riferimento in particolare al numero di dipendenti assunti.