A distanza di quasi sei anni dalla firma del protocollo d'intesa, va in archivio il progetto di rincovertire l'ex caserma Garrone di Porta Milano nella cittadella della giustizia.
Ministero della Giustizia e Agenzia del Demanio hanno comunicato di voler rinunciare alla prosecuzione delle attività per il recupero dell'immobile che, secondo il protocollo d'intesa del 2018, avrebbe dovuto ospitare il nuovo Tribunale e gli uffici della Procura della Repubblica.
Sull'area della Garrone, chiusa dai primi anni '90 e transennata per pericolo di crolli da ormai diversi anni, si è molto discusso nell'ultimo decennio, senza mai riuscire a concretizzare un progetto di riconversione. Il protocollo del 2018 sembrava offrire più di una garanzia, tanto che, negli anni successivi, il Comune aveva ceduto la parte di sua proprietà, accordandoso per l'utilizzo di alcuni locali dell'immobile a servizio della civica amministrazione.
Nei giorni scorsi, invece, l'Agenzia del Demanio ha chiesto al Comune aderire al modello gestionale denominato
“Piano Città” che, in linea teorica, dovrebbe consentire di procedere al recupero del complesso, da destinare a sede di altri uffici pubblici, al momento non specificati, oggi ospitati in immobili in affitto. Un progetto che il Comune non può che condividere, anche in un'ottica di rilancio di una zona della città strategica. Con la speranza, ovviamente, che questa volta si possa passare dalle parole ai fatti.