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Cronaca | 19 dicembre 2024, 09:15

Borse e pelletteria contraffatte in uno stand del Mercatino: controlli e sequestri

Attività della Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane: in un anno 10mila articoli tolti dal mercato.

Borse e pelletteria contraffatte in uno stand del Mercatino: controlli e sequestri

Aveva in vendita modelli costosi di borse, cinture, orecchini, sciarpe, borsellini, occhiali, zaini di noti marchi di alta moda quali Louis Vuitton, Gucci, Chanel, Prada, Hermes, Valentino, Etro e Cartier, che nella foggia, nel design, e nei colori, risultavano del tutto identici a quelli originali, fatta eccezione per il prezzo di vendita eccessivamente competitivo. E, in effetti, erano oggetti contraffatti quelli messi in vendita in uno stand dell'area fieristica di Borgo d'Ale.

Le attività svolte congiuntamente tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza di Vercelli nel settore del contrasto alla contraffazione e commercializzazione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti dalle normative unionale e nazionale a tutela dei consumatori ha portato al sequestro di 260 articoli contraffatti.

Il titolare dello stand, responsabile dell’immissione in vendita di prodotti contraffatti, al termine delle operazioni è stato denunciato a piede libero per i reati di contraffazione e di ricettazione. 

Nel corso dell’anno, l’impegno sinergico tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza di Vercelli si è concretizzato con il sequestro di circa 10.000 articoli contraffatti o insicuri. 

In tale ambito, va ricordata una specifica attività di polizia giudiziaria, condotta dal personale dell’Ufficio delle Dogane e dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Vercelli, che ha consentito di individuare, anche grazie a mirate analisi eseguite dal Laboratorio Chimico dell’Agenzia dei Monopoli, la filiera di importazione, deposito, vendita all’ingrosso e al dettaglio, sul territorio nazionale, di un prodotto cosmetico etnico contenente una sostanza potenzialmente nociva per la salute e, di conseguenza, la cui commercializzazione è vietata nei Paesi dell’Unione Europea.  

All’esito delle attività investigative, oltre al sequestro penale di migliaia di confezioni del cosmetico, è stato attivato il sistema di allarme denominato Rapex in modo da impedire, a titolo precauzionale, anche le future importazioni e commercializzazioni del medesimo prodotto. 

redaz

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