Il 2025 sarà l’anno del riso italiano: l’Italia è il primo produttore di riso in Europa e il secondo paese per l’esportazione di riso nel mondo, ed è l’unica nazione che ha un Ente dedicato alla tutela e alla valorizzazione risicola.
Venerdì 10 gennaio 2025, a Novara, nel castello, che ospita la mostra: “Paesaggi. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo”, è stata inaugurata una mostra dedicata al paesaggio della pianura vercellese e novarese: "Rapsodia in risaia: l’Ente Nazionale Risi, ricordando Enzo Gazzone, racconta la risaia di ieri, oggi e domani”, allestita in occasione dei cinquantacinque anni dalla morte del pittore vercellese che ebbe la geniale intuizione di realizzare una serie di quadri incentrati sui vari momenti della coltivazione del riso, e sull’alternarsi delle stagioni in risaia. Le quaranta tavole olio su tela, identiche per dimensioni, erano nate, tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, con l’intento di raccontare una cultura e una civiltà. All’arte è stata unita la fotografia con una mostra composta da foto storiche dell’Ente Risi e foto moderne, completata con l’esposizione delle diverse varietà di riso, unite alla spiegazione dei vari processi di lavorazione.
La mostra rientra in un percorso di approfondimento che va nella direzione di un’ulteriore conoscenza di quanto e come il mondo della risicoltura abbia subito, negli ultimi decenni, una grande e straordinaria trasformazione. Roberto Magnaghi, Direttore Ente Risi, ha sottolineato come il territorio delle risaie sia riconosciuto come eccellenza mondiale: “La nostra ambizione sarebbe quella di portare questa mostra in Parlamento, per far capire l’importanza della risicoltura per il territorio”.
Natalia Bobba, Presidente di Ente Nazionale Risi, ha aperto i lavori del convegno che dava inizio ad un anno di celebrazioni legate ai cent’anni del primo incrocio di varietà che hanno dato i natali al Riso Italiano, avvenuto a Vercelli alla Stazione Sperimentale di Risicoltura, guidata dal Professor Sampietro e agli ottant’anni del riso Carnaroli, ringraziando il numeroso pubblico presente, i Prefetti di Vercelli e di Novara, l’Assessore Regionale del Piemonte all'Ambiente, Matteo Marnati, i Sindaci di Vercelli e di Novara, Roberto Scheda e Alessandro Canelli, Davide Gilardino, Presidente della Provincia di Vercelli e Presidente di ANCI Piemonte, Luca Piantanida, Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Novara, le autorità civili e militari. Dopo la lettura del messaggio inviato da Paolo Bongiovanni, assessore regionale all’agricoltura, che ha sottolineato come il paesaggio risicolo, risultato dell’unione tra territorio, produttori, estimatori e prodotto, sia stato presentato al recente G7 dell’Agricoltura tenutosi ad Ortigia e che sarà protagonista del Festival Internazionale “Risò”, che si terrà a Vercelli tra l’11 e il 18 settembre, è stato sottolineato come il riso racconti la cultura dei territori vercellese e novarese, unisca e accomuni, sia un’eccellenza da valorizzare.
Nella seconda parte del convegno Paoletta Picco, curatrice della mostra che fa duettare le foto della risaia di oggi con le tele di Enzo Gazzone, ha intervistato Carla Gazzone, figlia del pittore, che ha ringraziato l’Ente Nazionale Risi per aver pensato a questo evento, collocandolo in un ambiente tanto prestigioso: “La mostra regala emozioni e colori stupendi. Mio padre, pittore professionista, ebbe la fortuna di fare sempre quello che voleva, senza prendere direttive da nessuno: usciva al mattino con Minnie, il nostro cocker, e andava in studio a dipingere, poi tornava nel pomeriggio: arrivava a dipingere anche due quadri al giorno. Rapsodia di risaia fu esposta per la prima volta nel 1996 a Villata, per iniziativa dell’allora Presidente della SOMS, Umberto Uga. Fu stampato un catalogo, arricchito dalla prefazione di Angelo Gilardino, con i commenti dei quadri scritti dal Professor Giuseppe Bo e schede storico-tecniche di Luciana Vicentini Ardizzone. La Rapsodia è un racconto visivo di tutto un mondo che finì con l’avvento della meccanizzazione, un racconto poetico, una rappresentazione della società e del tempo, senza rivendicazioni sociali o politiche, ma animato da una grande serenità e naturalità”.
In mostra sono disponibili gratuitamente un opuscoletto che illustra la mostra e due volumetti sul riso: “Nutri la tua voglia di riso”, curato dall’Ente Nazionale Risi in collaborazione con Sonia Peronaci e: “Riso Italiano, bella storia. Scopri e avventure di Sor Risino e dei suoi amici”, ideato per i bambini.
Dopo il ricco aperitivo è stata tagliata la torta per festeggiare gli ottant’anni del riso Carnaroli.
La mostra sarà visitabile gratuitamente dall’11 gennaio al 2 febbraio in orario continuato (10-19) e per chi desiderasse organizzare visite guidate per gruppi sarà sufficiente prenotare l’orario di visita desiderato nelle giornate da martedì a venerdì (specificando l’ora: 16, 17, 18) via email a: didattica@enterisi.it.