Casa di riposo Sant'Antonio Abate: Cgil e Rsu chiedono fondi e strumenti adeguati per il personale - oggi pesantemente sotto organico e lanciano l'allarme: «Senza interventi urgenti l'assistenza è a rischio».
L’appello è rivolto a Prefetto, Regione Piemonte, Provincia di Vercelli, Comune di Trino e Asl. «Sono queste tutte le Istituzioni chiamate in causa dalla Fp Cgil e dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Casa di riposo di Trino per trovare le risposte necessarie alle attuali criticità della residenza per anziani che, se non affrontate con urgenza, rischiano seriamente di far collassare un Ente assistenziale molto importante per il territorio - si legge in una nota sindcale -. La Fp Cgil e le Rappresentanze Sindacali Unitarie della Casa di riposo rivendicano, quindi, fondi e strumenti adeguati per il personale - pesantemente sotto organico - affinché sia garantito il buon funzionamento dell’Ente, reso precario dalle attuali criticità che rischiano di provocare una drastica riduzione del servizio offerto agli ospiti e di incrementare i fattori di rischio professionale del personale. Attualmente, infatti, la Casa di riposo Sant' Antonio Abate di Trino non può essere definito un luogo di lavoro “normale”, dove esigere una attenta gestione dei servizi alla persona, nuovi strumenti di partecipazione e di vigilanza da parte degli utenti e degli operatori».