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Cronaca | 09 aprile 2025, 16:47

Protesta violenta in carcere: ferito un agente

La denuncia del Sappe; a creare problemi due detenuti stranieri

Protesta violenta in carcere: ferito un agente

Altra giornata di tensione, martedì 8 aprile, alla Casa Circondariale di Vercelli, dove un episodio di protesta da parte di due detenuti – un rumeno e un uruguaiano – ha portato al ferimento di un agente della Polizia Penitenziaria.

A darne notizie il Sappe: «Intorno alle 14,45 i due detenuti si sono rifiutati di rientrare dal cortile passeggio, arrampicandosi sul muro perimetrale in segno di dissenso - dice Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria -. Le motivazioni alla base del gesto riguardavano, da un lato, l’opposizione a un recente provvedimento di revoca del regime trattamentale intensificato e, dall’altro, una richiesta di trasferimento avanzata per solidarietà. Il personale di Polizia Penitenziaria ha attivato tempestivamente tutte le procedure previste per la gestione dell’evento critico, presidiando l’area e mantenendo un costante tentativo di mediazione con i detenuti. Solo dopo oltre due ore di trattativa i soggetti hanno desistito dalla protesta, rientrando volontariamente nel reparto, accompagnati dagli agenti. La Direzione ha quindi disposto il provvedimento di isolamento cautelare”, prosegue il sindacalista.

Tuttavia, durante le operazioni per eseguire il provvedimento, i detenuti hanno opposto una forte e reiterata resistenza fisica, rifiutandosi di entrare nelle celle. Spiega ancora Santilli: «Uno dei due è stato notato mentre impugnava una lama rudimentale, con gravissimo potenziale offensivo. Il personale, dopo essere stato fatto temporaneamente uscire dal reparto per essere equipaggiato con dispositivi di protezione passiva, è rientrato per procedere all’allocazione. Solo dopo circa 15 minuti di energica azione contenitiva, e in un clima di forte tensione, è stato possibile riportare la situazione sotto controllo. Le operazioni complessive si sono protratte fino alle 21, con oltre sei ore di gestione ininterrotta dell’evento critico. Nel corso dell’intervento un agente scelto ha riportato lesioni con prognosi di cinque giorni, mentre i detenuti sono stati visitati dal personale sanitario, senza riscontrare problematiche degne di nota».

Netta la denuncia del Sappe: «Questo ennesimo episodio evidenzia non solo la professionalità, la lucidità e la prontezza operativa del personale di Polizia Penitenziaria, ma anche la necessità improcrastinabile di provvedimenti efficaci nei confronti dei soggetti più facinorosi e violenti, la cui presenza rappresenta una minaccia costante per la sicurezza e l’ordine negli istituti. L’intervento di ieri dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale garantire agli operatori adeguate tutele, mezzi e riconoscimenti, a fronte di un servizio che, ogni giorno, richiede competenze elevate, sangue freddo e spirito di sacrificio”».

redaz

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