E' morto Gilberto Canova, per due mandati sindaco di Santhià ed esponente di primo piano di Forza Italia, partito al quale aveva aderito alla fine degli anni '90 e che aveva rappresentato anche in Provincia. Aveva 77 anni. Canova è spirato all'hospice di Gattinara dove era stato trasferito dopo un breve ricovero a Vercelli: fatale è risultata una patologia scoperta solo poche settimane fa ma contro la quale non c'è stato nulla da fare.
Ex dipendente della Provincia, Canova arrivava dalle fila del Partito Socialista: consigliere comunale a Santhià fin dai primi anni '80, dopo la diaspora seguita alla fine della prima repubblica, era stato Luca Pedrale a convincerlo ad aderire a Forza Italia, alla fine degli anni '90.
«All'epoca era vicesindaco a Santhià. Poi nel 2001, era stato eletto sindaco e confermato, con percentuali bulgare, cinque anni dopo», ricorda Pedrale, legato a Canova da un'amicizia ultra ventennale. Negli anni d'oro di Forza Italia, Canova era stato anche assessore in Provincia e, pure dopo la sconfitta alle elezioni comunali del 2011 non aveva mai rinunciato a fare una sua lista. «Alla sua Santhià era particolarmente legato e, fino al mese scorso, eravamo impegnati a lavorare sul congresso cittadino del partito», commenta Pedrale.
Al partito di Berlusconi, Canova era tornato dopo la fine dell'esperienza del Popolo delle Libertà e tuttora era uno degli esponenti più conosciuti a livello provinciale.
Moltissimi i ricordi che, di minuto in minuto, stanno affollando le pagine social: «L’Amministrazione Comunale e l’intera comunità santhiatese si uniscono con commozione al ricordo di Gilberto Canova, già Sindaco di Santhià e attuale Consigliere comunale. Esprimiamo la nostra vicinanza e il più sincero cordoglio alla sua famiglia», scrive la sindaca Angela Ariotti a nome dell'Amministrazione Comunale. Alle condoglianze pubbliche, Ariotti aggiunge poi un ricordo privato. «L'età ci ha accomunato negli anni di passione politica, sovente su posizioni opposte, ma sempre nel rispetto delle idee dell'altro"». A Santhià moltissimi lo ricordano per le sue battute in dialetto, il sorriso con il quale salutava ma anche ironizzava sulle vicende della vita e della politica.
«È stato un avversario politico di grande competenza e capacità, stimato e ben voluto da tantissimi concittadini - ricorda Angelo Cappuccio, che lo sconfisse nelle elezioni del 2011 e poi fu sindaco per due mandati - La notizia della sua scomparsa mi rattrista molto. Per molti era semplicemente “Gil" e pur appartenendo a schieramenti diversi, abbiamo avuto in più occasioni modo di confrontarci su varie tematiche e ho sempre apprezzato la sua schiettezza, la determinazione e il forte senso delle istituzioni. Negli ultimi anni, il confronto politico si era trasformato in una sincera amicizia, fatta anche di semplici momenti di condivisione, come un caffè insieme e qualche chiacchierata fuori dal Comune. Gilberto ha lasciato un segno importante nella vita amministrativa della nostra città e nell’impegno per il bene pubblico».
«Che brutta notizia. Quante riunioni, quante serate, quanta strada politica comune», ricorda l'ex presidente della Provincia, Renzo Masoero mentre Alessandro Caprioglio, oggi consigliere comunale e figura di spicco nell'organizzazione del Carnevale, lo ricorda con una vecchia foto, accanto a un mascherone di un carro che ne riprendeva i lineamenti.
La data delle esequie verrà fissata nelle prossime ore: Canova lascia la moglie Mariangela e due figli, Giulia e Valerio.
(notizia in aggiornamento)