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Economia | 10 aprile 2025, 13:55

Il rally dell'euro è appena iniziato?

L'euro è salito a 1,0850 contro il dollaro statunitense, cancellando completamente le perdite subite dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni del novembre 2024.

Il rally dell'euro è appena iniziato?

L'euro è salito a 1,0850 contro il dollaro statunitense, cancellando completamente le perdite subite dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni del novembre 2024. Con un guadagno del 4,4% in una sola settimana - il suo più grande rally dal 2009 - gli investitori si chiedono: Si tratta solo dell'inizio di un euro più forte o è in arrivo una ripresa?

Per i trader che vogliono approfittare di queste oscillazioni del mercato, può essere essenziale capire che cos'è il trading di CFD, in quanto consente di speculare sui movimenti dei prezzi senza possedere l'attività sottostante.

Diversi fattori hanno contribuito all'impressionante ripresa dell'euro. La coraggiosa svolta della Germania in materia di politica fiscale e le crescenti preoccupazioni per l'economia statunitense hanno spostato il sentimento degli investitori a favore dell'euro.

Ma la domanda chiave rimane: Questo rally può continuare o è solo una reazione a breve termine agli eventi recenti?

In che modo la svolta fiscale della Germania ha favorito l'euro?

Uno dei maggiori fattori alla base dell'ascesa dell'euro è l'inattesa inversione di rotta della Germania. Il governo del Paese ha annunciato l'intenzione di allentare le rigide regole sul debito e di introdurre un fondo per le infrastrutture da 500 miliardi di euro volto a stimolare la crescita economica e a rafforzare la spesa per la difesa.

Si tratta di un maggiore allontanamento dall'approccio tradizionalmente conservatore della Germania nei confronti della spesa pubblica. Il piano richiede modifiche costituzionali, il che significa che dovrà ottenere il sostegno di almeno due terzi del Parlamento, compreso il potenziale appoggio del Partito Verde.

Gli analisti ritengono che questo massiccio stimolo fiscale potrebbe fornire una molto necessaria spinta all'economia tedesca, che ha stentato negli ultimi anni.

L'economia statunitense sta perdendo slancio?

Se da un lato le politiche tedesche hanno contribuito a risollevare l'euro, dall'altro il peggioramento dei dati economici statunitensi ha giocato un ruolo fondamentale nel recente declino del dollaro.

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha riconosciuto la crescente incertezza economica, mentre i recenti dati sul lavoro suggeriscono che il mercato del lavoro statunitense si sta raffreddando.

Per anni, gli investitori hanno considerato gli Stati Uniti come l'economia più forte, spingendo la domanda per il dollaro. Ma ora si chiedono: La storia dell'"eccezionalismo statunitense" sta per finire?

Se la crescita economica continua a rallentare, gli investitori potrebbero guardare altrove, sostenendo ulteriormente l'euro.

La BCE continuerà a ridurre i tassi?

Un altro fattore importante che influenza l'euro è la politica dei tassi d'interesse della Banca Centrale Europea (BCE).

La scorsa settimana la BCE ha abbassato i tassi di interesse di 25 punti base, come previsto. Tuttavia, i responsabili politici sono esitanti a impegnarsi in ulteriori tagli dei tassi, soprattutto perché l'inflazione rimane al di sopra del 2%.

Con l'eurozona che mostra segni di ripresa, la BCE potrebbe rinviare un ulteriore allentamento. Ma la domanda chiave è: Il rallentamento dell'inflazione e il miglioramento della crescita ridurranno la necessità di ulteriori tagli dei tassi? O l'incertezza economica costringerà la BCE a un ulteriore allentamento?

L'euro può raggiungere 1,20?

Bank of America è uno degli istituti più rialzisti sull'euro e prevede che EUR/USD possa raggiungere 1,20 entro il 2026.

"Nonostante un certo riposizionamento, il mercato detiene ancora una posizione corta netta su EUR/USD", ha dichiarato uno stratega forex di Bank of America. La banca sostiene che l'euro rimane sottovalutato rispetto ai livelli storici, in quanto scambia ancora ben al di sotto della sua media post-crisi del 2008.

Con l'espansione fiscale della Germania e una più ampia ripresa dell'eurozona, Bank of America ha aggiornato le sue proiezioni, prevedendo ora:

●       1,15 entro la fine del 2025 (precedentemente 1,10)

●       1,20 entro la fine del 2026 (precedentemente 1,15)

Ma può l'euro raggiungere davvero questi livelli, o ci saranno ostacoli che ne faranno deragliare l'ascesa?

L'euro scenderà sotto la parità?

Non tutti sono convinti che i guadagni dell'euro dureranno. Goldman Sachs rimane scettica, sostenendo che il rally è stato alimentato più dalla debolezza del dollaro che dalla forza dell'euro.

La banca avverte inoltre che se l'economia statunitense resiste, il dollaro potrebbe ripristinare la forza, spingendo EUR/USD al ribasso. Goldman Sachs prevede che EUR/USD scenda a 1,02 entro tre mesi e addirittura sotto la parità (0,99) entro un anno.

Quindi, il dibattito chiave è: Lo slancio dell'euro reggerà o si prospetta una brusca correzione?

Riflessioni finali

Con pareri contrastanti delle principali banche, il futuro dell'euro rimane incerto. La trasformazione fiscale della Germania e il  rallentamento economico degli Stati Uniti sostengono la tesi di una continua forza dell'euro.

Tuttavia, i rischi di esecuzione, le decisioni politiche della BCE e le tensioni commerciali globali potrebbero creare ostacoli.

Quindi, cosa ne pensate? L'euro continuerà a salire o questo rally sta per svanire?  I prossimi mesi potrebbero fornire la risposta.








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