Arte e Cultura - 25 luglio 2024, 11:33

Oggi alla Mondadori Alessandro Barbaglia presenta il suo nuovo romanzo

“L’invenzione di Eva” (Strade Blu di Mondadori Editore) che, come avverte il sottotitolo riguarda ‘la vita scordata di Hedy Lamarr la diva geniale’

Oggi alla Mondadori Alessandro Barbaglia presenta il suo nuovo romanzo

Oggi alle ore 18 alla Libreria Mondadori di Vercelli lo scrittore Alessandro Barbaglia presenta il suo nuovotesto “L’invenzione di Eva” (Strade Blu di Mondadori Editore) che, come avverte il sottotitolo riguarda ‘la vita scordata di Hedy Lamarr la diva geniale’. Barbaglia, quarantenne novarese, narratore per l’infanzia, come pure impegnato in romanzi per adulti, ha un forte legame con la città di Vercelli sia per il precedente lavoro di libraio sia per la collaborazione a Raccolti (il festival letterario misteriosamente annullato nella prossima edizione settembrina).

Come nel precedente romanzo “La mossa del matto” dove narra l’epica sfida di scacchi a Reykjavik tra il sovietico Boris Spassky e il geniale controverso statunitense Bobby Fischer, così anche qui Barbaglia intreccia, nella fiction, vicende personali alla ricerca storica di un’attrice austriaca, poi star hollywoodiana - al secolo Hedwig Eva Maria Kiesler 1914-2000 - che le storie del cinema ricordano soprattutto per il debutto con la pellicola “Estasi” (1933), dove, diciassettenne, appare senza veli (primo nudo integrale nelle immagini audiovisive) e, per la scena successiva, simula un orgasmo ancora più scandaloso.

Tuttavia lo scandalo maggiore riguarda il trattamento da lei subito come scienziata, perché dietro l’immagine della ‘donna più bella del mondo’ (definizione all’epoca condivisa da tutti, universalmente) si cela una femmina dalla memoria strepitosa, dalla manualità incredibile e dalla preveggenza straordinaria. In tal senso, tra le tante invenzioni, la Lamarr crea il ‘salto di frequenza’ registrato all’ufficio brevetti della marina americana l’11 agosto 1942. Il problema è che sul progetto - che anticipa di mezzo secolo il,Wi-Fi, ovvero la,connessione senza fili - nessuno le dà credito o ascolto, finendo nel dimenticatoio per un ventennio, per essere lanciato poi dall’esercito senza menzionarla. E proprio la scarsa considerazione di cui è vittima come inventrice, oltre la pessima fama di ninfomane bisessuale, persino agli occhi della stessa microsocietà hollywoodiana, conducono la lungimirante protagonista verso il declino artistico e persino psicologico e fisico, compresso da alcune operazioni di chirurgia plastica facciale, da lei stessa studiate, ma mal riuscite.

Tuttavia c’è un finale a sorpresa da non rivelare per lasciare al lettore il gusto della scoperta; e c’è, come sempre in Barbaglia, la capacità nell’intrecciare tre piani narrativi che risultano altrettanti chiavi di lettura: oltre la già citata biografia storica romanzata e le drammatiche vicende della sorella pianista e della madre educatrice (come si dice verso il finale del libro è tutta una ‘storia di donne’), c’è pure il ricorso alla mitologia: prima per gli scacchisti era l’Iliade, qui niente meno che la Bibbia di Adamo ed Eva, perché quest’ultima, oltre essere il vero nome dell’attrice, è il simbolo femminile per eccellenza, stracarico di significati che vanno ben oltre il mero dato religioso.

Guido Michelone

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