Cronaca - 19 settembre 2024, 07:36

In auto un chilo di hashish: per fuggire tenta di investire i carabinieri

Inseguimento e arresto nella zona di Balocco: nei guai un uomo e una donna (risultata incensurata)

In auto un chilo di hashish: per fuggire tenta di investire i carabinieri

Un cittadino marocchino di 39 anni, con vari precedenti per droga, e una 32enne italiana, incensurata, sono stati arrestati, nei giorni scorsi, al termine di un breve inseguimento partito dal casello di Balocco, dove l'uomo, residente nel cossatese, aveva lasciato l'autostrada A4 dopo aver raggiunto Torino per rifornirsi di stupafacete. In auto la coppia aveva un chilo di hashish destinato, secondo le forze dell'ordine, a rifornire il mercato biellese.

A effettuare l'arresto i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Biella, che già da alcune settimane monitoravano gli spostamenti di un uomo residente nel cossatese, sospettato di essere punto di riferimento dello spaccio di stupefacenti in provincia di Biella. Nella serata di lunedì, i Carabinieri lo hanno seguito mentre era alla guida di un veicolo sul quale viaggiava anche una donna, fino a quando l’hanno visto entrare in autostrada per dirigersi verso Torino. Sospettando che stesse andando a rifornirsi di stupefacente lo hanno atteso ai caselli da cui sarebbe potuto uscire, come infatti successo dopo un paio d’ore al casello di Balocco. I Carabinieri gli hanno intimato l’alt, l’uomo ha dapprima finto di fermarsi e poi ha poi improvvisamente accelerato cercato di investire uno dei militari. È iniziato un breve inseguimento durante il quale ha speronato l’auto civetta, perdendo però il controllo e finendo fuori strada, accennando un tentativo di fuga a piedi ma venendo immediatamente bloccato ed ammanettato dai militari.

All’interno dell’auto sono stati trovati due involucri contenenti un chilo di hashish e alcuni grammi di cocaina, così per la coppia è scattato l’arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, e all’uomo è stato contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi sono stati poi tradotti al carcere di Vercelli ove si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

redaz

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