Pro Vercelli - 04 ottobre 2024, 15:08

Cannavaro: «Triestina in crisi? Mah, l'organico però è da serie B»

«Noi dobbiamo mantenere lo stesso atteggiamento che ci ha permesso di superare in rimonta il Lecco».

Paolo Cannavaro

Paolo Cannavaro

Prima di salire sul pullman verso Trieste dove domani alle 15 la Pro Vercelli sfiderà al "Rocco" la Triestina, mister Paolo Cannavaro prova a "giocare" in anticipo la sfida contro i rosso alabardati:  "Dovremo mantenere lo stesso atteggiamento che ci ha permesso di superare in rimonta il Lecco; quello che ci aveva accompagnati prima del periodo negativo di quattro sconfitte anche se, solo un paio, sono figlie di una partita non giocata all'altezza. Grinta, volontà, carattere e gioco dovranno sempre essere il nostro marchio di fabbrica".

Un po' come la Pro, anche la Triestina ha interrotto contro il Trento (anche se solo con un pareggio) una lunga teoria di sconfitte (cinque) che ha portato all'esonero dell'allenatore Santoni. In attesa del nuovo mister (in pole Tesser e Venturato) contro la Pro i giuliani saranno ancora affidati al "traghettatore" Marino: "Quando si cambia un tecnico c'è sempre una scossa nella squadra. Contro il Trento ho visto una squadra diversa rispetto alle precedenti uscite; una formazione che si è compattata e fa valere anche le sue qualità fisiche. A leggere l'organico la Triestina potrebbe tranquillamente disputare la serie B, quindi credo che l'attuale posizione di classifica sia una situazione contingente. Troppi stranieri? Non sono dentro e, quindi, non posso giudicare se quello è il problema da molti sollevato. Gli stranieri hanno un sistema diverso dal nostro e ci vuole un po' di tempo per entrare nella nostra mentalità. Ma, lo ripeto, la Triestina è destinata a posizioni più consone al proprio valore"

La Pro è reduce dal successo contro il Lecco che ha rasserenato l'ambiente: "La squadra ha dimostra personalità. Non era facile, dopo aver avuto il controllo delle operazioni, trovarci sotto di due reti. Li è emerso il valore caratteriale della squadra, che non è crollata come poteva accadere. Anzi, una volta accorciate le distanze non ha aspettato l'intervallo per riordinare le idee, ma ha subito cercato e ottenuto il pareggio. La vittoria è arrivata quasi di conseguenza".

Anche contro i grigio-blù la difesa non è parsa impeccabile come a inizio stagione: "Nel calcio queste situazioni succedono: prima del Giana sembrava che per farci gol avremmo dovuto affrontare i campioni d'Europa, poi invice prendevamo infilate a ogni partita. Analizzando gli incontri e le reti incassate, diciamo che è frutto più di errori individuali che dell'intero reparto. O meglio, piccole sbavature dei singoli, non "coperte" e corrette dalla squadra. A inizio stagione, quando tutto andava per il meglio, ogni titubanza veniva sistemata, ultimamente vuoi un po' di nervosismo per i risultati che con arrivavano, invece, la squadra ha fatto fatica a mettere rimedio. Anche questo fa parte del processo di crescita tenendo conto, come ho sempre sostenuto che, nel calcio moderno e lo vediamo anche in Champions, il primo lavoro difensivo viene fatto dagli attaccanti e i centrocampisti offensivi con i loro recupero palla".

Piermario Ferraro

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