I militari della Stazione di Santhià, al termine di un’accurata attività d’indagine hanno deferito all’Autorità Giudiziaria di Vercelli due soggetti di origine campana gravemente indiziati del reato di truffa perpetrata in danno di una donna ultraottantenne residente in quel territorio di competenza della stazione.
Gli indagati, mediante la tecnica del “finto avvocato”, hanno raggirato la vittima facendole credere che la nipote avesse avuto un grave incidente, pretendendo denaro al fine di garantire i necessari soccorsi alla ragazza. L’anziana, scossa dalla notizia e in stato di apprensione, ha consegnato ai malviventi una somma pari a 900 euro e la sua tessera bancomat con relativo pin, mediante la quale venivano prelevati ulteriori 1000 euro.
Non meno rilevante l’attività investigativa sviluppata con meticolosità dai Carabinieri della Stazione di Cigliano che hanno deferito all’Autorità Giudiziaria due persone, già note alle forze di polizia, per truffa ordita con la tecnica cosiddetta del “man in the middle” ai danni di una società con sede amministrativa in Cigliano e sede legale in Romania. I Carabinieri hanno raccolto sufficienti indizi di colpevolezza a carico dei due che, acquisendo dati attraverso uno scambio di e-mail, si erano sostituiti artificiosamente ad un fornitore dell’azienda, riuscendo a farsi accreditare fraudolentemente la somma di 3.000 euro quale corrispettivo del pagamento di alcune fatture dovute al vero fornitore.
Le posizioni di tutti gli indagati è ora al vaglio della magistratura vercellese.