Inizia l'era di Marco Banchini sulla panchina della Pro Vercelli. Il presidente Paolo Pinciroli nel dare il benvenuto al nuovo tecnico chiarisce la situazione in casa Pro: "Prima di presentare Banchini, vorrei ancora ringraziare Paolo Cannavaro e il suo staff perché in questi per il lavoro e l'impegno dimostrato verso la società. Quando i risultati non arrivano le colpe sono di tutti: io per primo. Ma, come accade in questi casi, a pagare per tutti è l'allenatore. Banchini è un tecnico che avevamo già seguito in estate, prima di "virare" su Paolo Cannavaro. Lo abbiamo contattato e ha dato immediatamente la propria disponibilità".
Anche Donato D'Elia ringrazia Cannavaro: "C'è rammarico per non aver portato avanti il progetto. Grazie al ds Musumeci siamo riusciti a portare nell'arco di poche ore Banchini che, oltreché all'estero vanta una notevole esperienza anche in Italia avendo allenato Como, Vis Pesaro e Alessandria. Felici abbia subito sposato la causa delle bianche casacche; speriamo di poter avere con lui un programma di cambiamento"
Microfono a mister Marco Banchini: ”Mi sono subito reso disponibile; la Pro Vercelli è una società storica e prestigiosa, alla quale non si può dire di no. Un ambiente che vive e segue con trasporto la sua squadra, Non avendo ancora una panchina ho visto parecchie partite del girone che, tra l'altro, conosco per averlo affrontato l'anno scorso con l'Alessandria. Ho visionato tutte le gare della Pro anche se, è logico, bisogna studiare la situazione "sul campo" e non bastano due soli allenamenti". Il girone è equilibratissimo e ci sarà da lottare".
Come ha trovato la squadra? "Il morale, inevitabilmente, quando non si ottengono risultati non è alto. Ma questo fa parte del passato. Ora dobbiamo pensare al futuro. A domani e alla sfida con la Pro Patria. C'è da migliorare la situazione di classifica ma, per farlo, occorre dare alla squadra indicazioni chiare e veloci. Poche idee ma estremamente pratiche. Per ora dobbiamo pensare a portare a casa i risultati; poi potremo lavorare su ulteriori schemi e dettagli".
Come giocherà la Pro Vercelli? "Io non ho moduli pre-confezionati. Un allenatore deve adattarsi all'organico e ai calciatori che ha a disposizione per cercare di trarre il massimo di ogni giocatore. Inizialmente giocherò con la difesa a tre; dobbiamo assolutamente prendere meno gol, per questo è indispensabile il massimo della concentrazione per restare sempre in partita e intuire gli spazi da difendere. Per quanto riguarda il reparto offensivo ho un attaccante che segna e dobbiamo sfruttarlo, altri giocatori sono abili nell’attaccare la profondità. Insomma dobbiamo cercare di migliorare in tutte le fasi".
Lo staff di mister Banchini? "Per ora ho come "uomini di campo" Gaspar Lezcano, mio ex giocatore ed Edoardo Chiarini, con il quale ho collaborato a Pesaro. Il preparatore atletico, figura importantissima in una squadra, è ancora in fase di definizione"
Una squadra giovane con qualche "esperto" che, forse, ha un po' tradito le attese: "Dobbiamo lasciarci il passato alle spalle e guardare al futuro. I giovani, che costituiranno sempre l'ossatura della squadra, hanno maggiori difficoltà a prendere fiducia quando le cose vanno male mentre un "anziano" ha più facilità, basta anche un semplice episodio nell'arco di una partita. Ripeto occorre prendere meno gol soprattutto su palla inattiva: è vero che rispetto al passato le realizzazioni su calci da fermo ha superato il 40 per cento, ma spetta a me il compito di lavorare su questo atteggiamento, anche in fase d'attacco".
Il debutto, domani alle 17.30 allo Speroni di Busto contro la Pro Patria: "Una formazione che ha i nostri stessi punti e i medesimi obiettivi. Sarà la motivazione, la "fame" e la voglia di vincere a fare la differenza. Noi dovremo averne di più".
Capitolo infortuni: "Essendo arrivato da due giorni mi attengo alle indicazioni dello staff medico: non saranno disponibili Carosso, Dell'Aquila e Vigiani. Gli altri sono a disposizione".