«Una telefonata allunga la vita», recitava una celebre pubblicità. Ma spesso crea anche molti guai. Sta facendo chiacchierare il mondo politico, a Borgosesia, una delibera di giunta che autorizza il sindaco Fabrizio Bonaccio a sporgere querela proprio per fatti collegati a una telefonata, avvenuta l'11 dicembre scorso.
Secondo quanto si evince dalla delibera, il primo cittadino, nel corso di una telefonata, si sarebbe reso conto che l'interlocutore stava ascoltando le sue parole in viva voce alla presenza di una terza persona; e che quest'ultima si sarebbe intromessa nella conversazione, lanciando minacce all'indirizzo dell'amministrazione comunale. Fatti sicuramente spiacevoli e che devono aver destato qualche preoccupazione in Bonaccio che, dunque, ha deciso di chiedere e ottenere dai suoi assessori il mandato per dare incarico a un legale di redigere la querela. Tuttavia, e qui nasce qualche sorpresa, la denuncia coinvolgerebbe l'autore della telefonata - un professionista che si era offerto per far da tramite per una situazione complessa, dal punto di vista sociale, relativa al presunto autore delle minacce. Nella delibera, infatti, si sottolinea come nessuno avesse informato il sindaco del fatto che la conversazione fosse in viva voce.
Nella cittadina valsesiana la notizia qualche curiosità l'ha sollevata e ora si aspettano gli sviluppi: nel frattempo... occhio a come vengono gestite le conversazioni telefoniche.