Il 21 gennaio scorso l'equipe dell'Unità Operativa di Urologia dell'ospedale Sant'Andrea, guidata dal dottor Giovanni Cipollone, ha eseguito un intervento chirurgico di nefrectomia parziale che ha cambiato la vita di una paziente di 71 anni, garantendole un decorso positivo e preservandola dalla necessità della dialisi.
La donna, con un solo rene funzionante a seguito di un’asportazione del rene sinistro avvenuta nel 1998 per la stessa patologia, presentava un angiolipoma renale di 8 centimetri. Sebbene questa neoformazione sia benigna, le sue dimensioni rappresentavano un rischio significativo di emorragie interne, rendendo necessaria un’azione tempestiva.
L’intervento, già di per sé complesso, è stato ulteriormente complicato dalla storia clinica della paziente. Durante la procedura, è stato effettuato un clampaggio temporaneo dell'arteria renale, interrompendo il flusso arterioso al rene per minimizzare il sanguinamento intraoperatorio. Questa tecnica ha consentito di rimuovere in modo radicale l'angiolipoma senza importanti perdite di sangue, preservando l'unico rene rimasto alla paziente.
Grazie alla professionalità e all’esperienza dell’equipe del dottor Cipollone (con lui hanno effettuato l’intervento il dottor Gianluca Mastroprimiano e il dottor Simone Cappuccelli), è stato possibile evitare alla paziente una condizione di insufficienza renale cronica che l’avrebbe costretta alla dialisi, migliorando significativamente la qualità della sua vita.
«Questo intervento rappresenta un esempio di come la competenza medica e l’utilizzo di tecniche chirurgiche avanzate possano fare la differenza nella vita dei pazienti, favorendo peraltro un recupero piuttosto rapido», commenta il direttore generale dell’Asl Marco Ricci.