Economia - 05 marzo 2025, 08:16

Imprenditoria al femminile: 3.374 aziende nel vercellese

Chi sono, cosa fanno, quanto incidono sul sistema economico. I dati della Camera di Commercio

Imprenditoria al femminile:  3.374  aziende nel vercellese

Ammontano a 16.321 unità, il 22,6% delle imprese totali del Piemonte Nord Orientale, operano prevalentemente nel commercio, nei servizi alla persona e nel turismo e sono guidate da donne straniere nell’11,9% dei casi e da giovani under35 nel 9,7%: sono questi i tratti salienti delle imprese femminili delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.
Nel corso del 2024 le imprenditrici dell’Alto Piemonte hanno dato vita a 1.033 nuove attività, chiudendone 1.079 (al netto delle 59 cancellazioni d’ufficio): il bilancio demografico è risultato, pertanto, leggermente negativo (-46 unità), traducendosi in un tasso di crescita del -0,28%, non lontano da quello registrato dall’intero sistema imprenditoriale delle quattro province (-0,16%). Le imprese a conduzione femminile hanno inoltre espresso una maggiore dinamicità in riferimento alla componente giovanile e a quella straniera, sebbene su numeri assoluti contenuti, registrando rispettivamente 339 e 219 nuove iscrizioni contro 156 e 182 cessazioni.
Per quanto riguarda le singole province, lo stock delle imprese registrate registra solo una lieve variazione rispetto al 2023 a Novara (-0,1%), Biella (-0,1%) e VCO (-0,2%), mentre a Vercelli si registra una flessione del -0,6%.
Sotto il profilo settoriale le imprese guidate da donne si concentrano prevalentemente nel terziario, collocandosi, in ordine di numerosità, nel comparto del commercio (in cui il 25,2% delle imprese dell’Alto Piemonte risulta femminile), in quello delle altre attività di servizi (dove rientrano attività quali parrucchiere, estetiste e lavanderie), che presenta una significativa specializzazione, con un peso delle imprese guidate da donne pari al 62,8% di quelle totali. Seguono l’alloggio e ristorazione, dove in un caso su tre c’è una donna al comando, le manifatture, le attività immobiliari e l’agricoltura.
Questa distribuzione si riflette anche a livello provinciale, con lievi differenze: a Biella il terzo settore più rappresentato è quello delle attività immobiliari, mentre nel Verbano Cusio Ossola, data la forte vocazione turistica, il settore dei servizi di alloggio e ristorazione è il secondo come importanza.

Per quanto riguarda la forma giuridica, le imprenditrici scelgono in prevalenza la forma della ditta individuale, adottata in misura più frequente (65,5% dei casi) rispetto alla media delle imprese totali (55,2%). Analizzando i singoli contesti provinciali emergono delle differenze, che ricalcano le specificità dei tessuti produttivi locali: si passa infatti da una quota del 59,2% di imprese individuali femminili a Biella al 73,2% di Vercelli, territorio in cui le imprese individuali costituiscono la forte maggioranza anche a livello complessivo. Analogamente a Novara, che presenta la maggiore incidenza di società di capitali rispetto alle altre province, le imprese femminili scelgono questa forma in un percentuale pari al 22,8%, significativamente superiore al resto dell’Alto Piemonte.

In provincia di Vercelli il totale delle imprese femminili registrate al 31 dicembre 2024 è di 3.374 unità, il 22,7% del totale provinciale.  
Rispetto alla consistenza del 2023 (pari a 3.409 unità) si registra un tasso di variazione del -0,6%, calcolato al netto delle cessazioni d’ufficio.
Dall’analisi settoriale si notano andamenti differenti: il commercio, che rappresenta il comparto più rappresentativo, registra un calo del -3,8%, mentre gli altri servizi e le attività di alloggio e ristorazione, segnano una crescita di analoga entità (rispettivamente +2,2% e +2,5%). In forte discesa le attività immobiliari (-5,2%) sebbene il dato deve considerare il confronto su numeri assoluti ridotti.
Sotto il profilo della forma giuridica quella diffusa è l’impresa individuale, scelta dal 73,2% delle imprese femminili vercellesi, percentuale superiore alla quota calcolata per tutte le imprese provinciali e pari al 60,6%, evidenziando una spiccata tendenza verso una forma di impresa meno onerosa e più semplificata. Seguono le società di capitale (attestate al 13,5% rispetto a una frequenza complessiva del 19%) e quelle di persone con (11,8% contro il 18,3% complessivo provinciale).

redaz

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